Uscito nel 1991, Taxisti di notte di Jim Jarmusch, è uno dei titoli che Movie inspired ha inserito tra le pellicole estive in versione restaurata. Per movie lovers e non solo il film è in sala dal 30 luglio.
Taxisti di notte: una trama complessa
Da sempre i conducenti di vetture atte a trasporto pubblico hanno suscitato la curiosità del mondo del cinema, si parte da L’ultima carrozzella (1943) con Aldo Fabrizi che vede come protagonista un vetturino romano e in tempi più recenti il cult Taxi Driver (1976) con Robert De Niro superstar e il tranquillo Il tassinaro (1981) di e con Alberto Sordi.
Jim Jarmusch, regista nordamericano noto per le sue pellicole grottesche e sapide dà la sua interpretazione spaziando in varie località del globo terracqueo e soffermandosi sul lavoro effettuato dai conducenti di taxi nel periodo notturno.
I cinque episodi di Taxisti di notte seguono una cronologia ben precisa che va dal tramonto fino alle prime ore dell’alba e seguendo il fuso orario delle città prese in considerazione. Il titolo originale Night on earth ( Notte sulla terra) esprime meglio l’intendimento del regista.
Si parte da Los Angeles, episodio con Wynona Ryder conducente e Gena Rowlands come passeggera per raggiungere poi New York, Parigi, Roma e infine Helsinki.
In ogni episodio i protagonisti sono due: il tassista e il passeggero.
La situazione che prima del viaggio sembra statica e tranquilla si modifica in maniera anche pesante dopo o durante il viaggio ( come accade nell’episodio romano che vede il sacerdote passeggero vittima di un attacco cardiaco).
Un film di respiro internazionale
L’intuizione di Jarmusch è stata quella di realizzare un film di respiro internazionale, coinvolgendo attori noti non solo nei loro confini ma anche all’estero.
Benigni ad esempio è scelto dal regista perché “scoperto” da lui in Daunbailò (1986) pellicola indipendente che tuttavia diede all’attore toscano fama e rilevanza negli Stati Uniti.
Un altro interessante esperimento da parte del regista è stato quello di girare ogni episodio nella lingua originale della città in cui è ambientato così le lingue parlate sono l’inglese nordamericano con accento californiano o newyorkese, il francese, l’italiano e il finlandese.
Taxisti di notte ottenne a suo tempo un certo interesse a livello di critica e di pubblico e in Italia il traino fu dato sicuramente da Benigni all’epoca molto popolare per una serie di pellicole più affini a un gusto meno raffinato ma comunque surreali come il suo interprete.
La curiosità è data dalla locandina che vede il viso di Roberto Benigni sovrastare gli altri interpreti esclusivamente però nella edizione nostrana.
Scritto in soli otto giorni, surreale e graffiante il film racchiude lo stile tipico del regista e si avvale di interpreti che pur al suo servizio sanno gestire la scena seguendo le loro prerogative ( come accade per il nostro Benigni). Raccomandato.