Sei ancora qui un film di Scott Speer con Bella Thorne e Dermot Mulroney uscita nelle sale italiane il 27 settembre 2018, 96 minuti (di puro tedio e sfida alla logica del buon senso).
Sei ancora qui
Ho avuto la s-fortuna di vedere questo film in anteprima. Io non so cosa mi sia capitato quel giorno, perché di solito dagli horror ci giro ben al largo. E’ una difesa personale, ci tengo alle coronarie, non reggo gli spaventi quindi niente horror. E’ per il mio bene, io e gli horror viviamo in mondi paralleli che se dio vuole non si incontrano mai… Quindi non sono esattamente un faro nella notte, quando si tratta di parlare di film horror. Ma per questo film mi sono detta, ce la posso fare, dai è un horror/thriller ce la posso fare.
La trama mi è sembrata intrigante, una bella idea interessante e chi fa i trailer dei film merita dei premi alle menzogne che ti fanno vedere per invogliarti ad andare.
Non esiste un premio speciale per i trailer migliori? Se non esiste dovrebbero inventarlo (devo cercare se esiste un premio per i trailer): vedi il trailer e pensi wow figata, lo devo vedere. Vvai a vederlo e dici ma il film del trailer dove è finito?
Detto ciò passiamo al film vero e proprio…
ATTENZIONE: questa recensione contiene spoiler glutine e tracce di frutta secca in guscio.
Sei ancora qui – il trailer
Sei ancora qui. E’ la domanda che il regista ci pone alla fine del film, stupito del fatto che in sala ci siano ancora degli spettatori che hanno resistito fino alla fine del film e vi anticipo che sicuro come l’oro (sempre se incassa a sufficienza) fanno il seguito, e a mio avviso avrà questo titolo: c**o fai ancora qua?!
Cioè è un horror, che in teoria dovrebbe spaventare… non lo so bene perché gli horror non sono esattamente il mio genere ideale di film (ovvero se c’è un horror o un film che lontanamente ci sia vicino io non sono in sala) e premesso questo, io non sono manco saltata sulla poltrona del cinema per lo spavento.
L’attrice protagonista, Bella Thorne, è un grande boh, si sei bella, ma in questo ruolo boh che ci azzecchi? Il protagonista maschile bello e dannato che fa sempre figo è un filino scontato…
La trama di Sei ancora qui fà acqua dall’inizio del film. Cioè l’idea di base c’è ed è pure interessante, i morti che lasciano una scia del loro passaggio sulla terra sotto forma di redivivi, ovvero immagini di loro stessi, ma poi, almeno io, mi sono completamente persa. Nel senso… i redivivi si moltiplicano come il pane, perché? Ci sono redivivi anche dei pesci e non solo delle persone, perché? I redivivi cambiano: il padre della protagonista morto da 10 anni, ha un giornale di 8 anni prima, perché? Ma potrei continuare con la lista dei perché.
E’ un po’ un grande calderone dove man mano mettiamo personaggi e situazioni che fanno comodo per andare avanti: la storia (perché mi vergogno a dire trama) va avanti per inerzia con improbabili e non giustificate connessioni e scoperte. Poi sul serio, i protagonisti che fotografano un redivivo-fantasma mi sta anche bene, faccio un atto di fede e ci credo, ma i protagonisti che mettono la suddetta foto sulla ricerca di immagini di google, e riescono a risalire a una foto del redivivo quando era ancora vivo, no. Ma un grande e colossale no.
In nessun modo mai crederò a una fesseria come questa. E non è il solo punto dove google ricerca immagini salva il film e permette la felice successione degli eventi… il magico google trova anche una foto della squadra che fa parte del progetto segreto… ma manco Sherlock Holmes nei suoi giorni migliori!
E, guarda caso, dalla foto strappata, trovata per caso sul pavimento del laboratorio segreto, manca proprio il vero cattivo della storia. Che poi, qualcuno mi spiega perché hanno strappato dalla foto il vero cattivo della storia, visto che fino alla fine tutti pensavano che il cattivo fosse un altro? Proprio per avere fino all’ultimo il colpo di scena che wow, non ci sarei mai arrivata?
Mi spiace signor regista, ma al vero cattivo della storia c’ero arrivata molto prima.
Indizio n°1 il presunto cattivo scrive run (tradotto con scappa). Non so, ma io se ti voglio uccidere scriverei ti ammazzo, i kill you, un disegno di un omino impiccato. Non è che ti scrivo scappa che poi mi tocca pure fare la fatica di venire a cercarti.
Indizio n°2 la figlia del professore, che capisci subito che din din c’è qualcosa che non torna (difatti alla fine si svela il mistero).
Sei ancora qui può forse puntare a un pubblico di 16 enni, ma forse eh. Previsioni per il film: spero che abbiano il buon senso di non fare il 2.
P.s. il premio per i trailer esiste!!!! Qui il link per approfondimenti. Io candido ufficialmente questo trailer al premio, lo merita.
Mi hai fatto ridere un sacco Sia nell’Attenzione che alla fine con i 2 indizi
Comunque sì, ci sono un sacco di incongruenze Molti momenti in cui ti chiedi “Perché?” aspettando poi che alla fine del film ti rispondano… Ma nulla…
Anche se comunque io sono stata incollata alla fine (ultimi 15 minuti tipo) dove si svolge tutta l’action Diciamo tutto un po’ strano e scontato… Ma poi la fine? Cos’è mo fanno un’altro film per far vedere la vendetta del professore/ricercatore/omicida?
Sarebbe potuto essere un bel film, perché le basi ce le ha… Poi è tratto da un libro! Non ho letto il libro, ma sarei curiosa di leggerlo per vedere se fa buchi da tutte le parti anche lì
grazie Manu!
ci riproverò con la recensione del secondo, se mai ci sarà!
e mi raccomando, stai ancora qui 😉