Proiettato in anteprima al BIF&ST 2017, esce il prossimo 7 settembre 2017 al cinema Miss Sloane, il nuovo film di John Madden, regista già ospite del festival. Nell’articolo la recensione della nostra collaboratrice Francesca Napola.
Miss Sloane – Giochi di potere
Miss Sloane è un film che non rientra nel mio genere preferito, ma va visto assolutamente. È un film al quale non si può resistere perché è appassionante; è un film che parla dei ruoli dei due sessi nella contemporaneità e sull’uso che ne fa la società.
Il film di John Madden comincia dalla fine, dalla logorante seduta pubblica in cui il senatore Sperling cerca di provocare una reazione e aprire una breccia nel silenzio di Miss Sloane per incriminarla e metterla con le spalle al muro. E poi con un flash black molto lungo si torna indietro di tre mesi dove ritroviamo Miss Sloane che lavora come lobbista per conto del Governo Indonesiano per cercare di ridurre l’impatto di una legge che avrebbe imposto pesanti dazi sull’olio di palma. Dopo ritroviamo il capo di Miss Sloane che entra in contatto con delle associazioni di produttori di armi, i quali vogliono evitare una riforma, che vorrebbe rendere più difficile comprare le armi negli Stati Uniti, e lei (miss Sloane) rifiuta di collaborare e si licenzia e passa alla concorrenza.Miss Sloane è una donna priva di scrupoli e pur di vincere la sua battaglia, utilizza ogni mezzo anche illegale.
Il film è un buon thriller politico dove il regista ha puntato tutto sulla centralità della protagonista; lei lavora incessantemente con la squadra, è sempre un passo avanti, lei ama il libero mercato, ama il sesso senza coinvolgimento, fa uso di benzodiazepine e soprattutto non vuole rinunciare al ruolo che ha guadagnato nella società, per cui ciò che conta è vincere.
Il regista porta sullo schermo il lavoro che c’è dietro le quinte della politica americana, mette a nudo la violenza, i sotterfugi puntando tutto sulla protagonista, una straordinaria Miss Sloane. Direi che in questo film vengono affrontati ottimi e interessanti punti:prima di tutto il tema che offre uno spaccato della vita politica americana molto lontana da quella italiana; poi la sceneggiatura che crea continue tensioni narrative e suspense nello spettatore e infine, è interessante per il ruolo di Jessica Chastain, che offre una grande prova di attrice, sostenendo perfettamente il ruolo che le è stato affidato.