Love & secrets: quando l’amore ha un lato oscuro

Amore e omicidio convergono spesso sia nella realtà contemporanea sia nei più focosi romanzi d’amore dove, malgrado tutto, spesso vengono ricordati più i baci e le tenerezze scambiate in vita che l’atroce atto che finirà per dividerli, per un motivo o per un altro. Lo scorso 1 Giugno è uscito in tutta Italia Love & Secrets, una drammatica storia d’amore finita in tragedia e tratta da una storia vera, con protagonisti Ryan Gosling e Kirsten Dunst.

locandina del film

La trama

Ispirato ad uno dei più famosi casi irrisolti di persona scomparsa di New York, la storia è incentrata su David Marks (Ryan Gosling; Drive, Le idi di Marzo), figlio di un facoltoso uomo che si occupa di immobiliare (Frank Langella; Frost/Nixon, Wall street: il denaro non dorme mai).

David incontra Katie (Kirsten Dunst; Melancholia, Spider-man) e tra i due nasce l’amore.

Anni dopo però, malgrado il matrimonio e tanti bei momenti passati insieme, l’amore di Katie non riesce a colmare i fantasmi del passato di David, con una conseguente scarica di violenza sulla moglie. Dopo un aborto e anni di soprusi e dolori, Katie inizia a stancarsi dell’uomo che ha accanto.

E un giorno, semplicemente, scompare. Vent’anni dopo David verrà processato e gli verrà chiesto di dire la sua verità.

Il caso irrisolto

“Se dovesse succedermi qualcosa, non fategliela passare liscia.”

È questa la frase con cui si congeda Katie Dunst, la donna che realmente scomparve nel 1982. Un caso irrisolto. Sospetti, possibilità, dubbi ma nessuna certezza.

Non è il primo caso irrisolto che viene portato al cinema eppure questo film era atteso anche per i problemi di distribuzione che aveva avuto qui in Italia (in America è uscito il 3 Dicembre 2010). Era atteso per il buon cast di cui si era arricchito e per la storia da psico-thriller di genere che tanto attrae. Forse proprio per le alte aspettative, però, il film non riesce a convincere del tutto.

Cast & sceneggiatura

La regia è affidata a Andrew Jarecki (vincitore del premio Oscar nel 2004 per il miglior documentario “Una storia americana”) che, debole di una sceneggiatura che presenta momenti e situazioni senza un approfondimento psicologico reale accanto a momenti involontariamente umoristici, accompagna i personaggi tra una ripresa e l’altra, con un’ottima fotografia e colonna sonora ma con una messa in scena irrisolta tanto quanto il caso di cui il film tratta.

L’opera convince invece per la scelta del cast artistico (o parte di esso).

Oltre ad un’ottima Kirsten Dunst, che non è nuova dall’interpretare ruoli drammatici con forte emotività e piena appartenenza al personaggio, troviamo un energico quanto introspettivo Ryan Gosling che coglie molte delle sfaccettature del suo emblematico personaggio che spesso, però, rimangono solo lì in bella vista poiché non c’è un supporto di sceneggiatura abbastanza solido da convalidare l’interpretazione che, alla fine, non basta per la salvezza dell’opera complessiva.

Per tale motivo troviamo anche uno spaesato Frank Langella che, malgrado esplicitamente figura onnipresente della storia per più motivi, finisce per essere un’altra macchietta irrisolta che invece avrebbe avuto bisogno di un maggiore spessore ed approfondimento, oltre ad un maggiore incontro/scontro col figlio che la trama cerca da sé.

Trailer del film:

La pellicola fa parte di una categoria di film che piace vedere al cinema anche se, proprio perché non primo nel suo genere, ci si aspetterebbe un impegno ed una profondità maggiore che lo avrebbe potuto portare a distinguersi dalla massa ed a non dover ricordare necessariamente il (capo)lavoro di Fincher, Zodiac, di cui rispecchia alcune piccole affinità.

Alcune clip estratte dal film:

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