Belfast – La vita vista con gli occhi di un bambino è meravigliosa

Belfast scritto e diretto da Kenneth Branagh racconta l’infanzia del regista nel contesto del conflitto nordirlandese tra cattolici e protestanti.

Belfast
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Belfast – immergersi nella spensieratezza dell’infanzia

Il film, nelle sale dal 24 febbraio e attualmente in corsa per il Festival Internazionale del cinema di Berlino, nell’attesa di scoprire se riuscirà a collezionare almeno una statuetta, considerando le sette nomination agli Oscar. Il protagonista è Buddy (Jude Hill) , un ragazzino di famiglia protestante, alter ego del regista, che nonostante l’ambiente ostile in cui si ritrova vive le sue giornate con l’innocenza e la spensieratezza di quell’età. I suoi unici pensieri sono fidanzarsi con la sua compagna di classe Catherine, della quale è follemente innamorato e diventare un grandissimo calciatore. Circondato dall’amore dei suoi nonni (Ciaràn Hinds e Judi Dench), di sua mamma (Caitríona Balfe) che ha cresciuto Buddy e suo fratello quasi da sola, considerando la scarsa presenza del padre (Jamie Dornan) per motivi di lavoro.

Trailer del film

Interpretazione da urlo di Jude Hill

Va assolutamente citata l’interpretazione del piccolo Jude Hill che ci regala un Buddy tanto dolce quanto sveglio. Quelle di Judy Dench e Ciaràn Hinds invece, che fanno da cornice al quadro del film, riescono ad aggiudicarsi le uniche candidature agli Oscar 2022 per le interpretazioni, rispettivamente come miglior attrice non protagonista e miglior attore non protagonista.

Belfast – L’amore sconfigge la violenza

Va assolutamente citata l’interpretazione del piccolo Jude Hill che ci regala un Buddy tanto dolce quanto sveglio. Quelle di Judy Dench e Ciaràn Hinds invece, che fanno da cornice al quadro del film, riescono ad aggiudicarsi le uniche candidature agli Oscar 2022 per le interpretazioni, rispettivamente come miglior attrice non protagonista e miglior attore non protagonista.

Nonostante il sottofondo di questa storia sia un conflitto in cui appaiono saccheggi e violenze, il punto di vista innocente di un bambino di nove anni, rende la visione armoniosa e ci fa riflettere su quanto la vita sia splendida se guardata con gli occhi di un fanciullo.

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