“Le stelle inquiete”, ecco il quinto film di Emanuela Piovano

Sei curioso di conoscere la storia de “Le Stelle Inquiete” e la recensione del nostro Davide Cinfrignini, appassionato di cinema come te che ha visto il film?

Dai un’occhiata qui sotto per scoprire cosa ne pensa Davide, a fine post trovi anche il video di una scena del film.

“Le Stelle Inquiete”: Questa è la recensione del film

Stelle inquiete: una scena del backstage

“Le stelle inquiete” è la quinta pellicola diretta da Emanuela Piovano, che narra del particolare quanto parzialmente inedito episodio della vita della filosofa francese Simon Weil (Lara Guirao) che nell’estate del ’41, in piena secona guerra mondiale, è stata ospite nella tenuta agricola di Gustave e Yvette Thibon (Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarini).

Simon Weil è un arguta insegnante di filosofia che coniuga una sentita fede religiosa con un appassionato coinvolgimento riguardo l’ideologia comunista, con la sua forte e distruttiva personalità sconquassa l’anonima e tranquilla vita familiare di Gustave e Yvette.

Il ritratto che da Emanuela Piovano dell’indimenticata filosofa è delicato nel rispettarne le prerogative principali ma allo stesso modo sufficientemente tagliente nel discriverne la coinvolgente e talvolta irrazionale vita.

La Weil fa violenza su se stessa quanto l’uomo ne sta facendo al mondo.
Simon mette alle stretta il suo essere, per sentirsi viva è costretta a sopprimere i suoi bisogni primari e vivere nel sacrificio.

Il punto di vista di Daniele su questo film

stelle inquiete: una scena del scena del film

Il film è un opera indipendente puramente intellettuale, che usufruisce di un’ ottima sceneggiatura.

La guerra e l’angoscia che causa nel chi la subisce e la vive in questa pellicola sono quasi praticamente assenti o almeno “trasparenti”, infatti la tenuta agricola di Gustave e Yvette sembra un piccolo universo felice dove in apparenza le persone si accontentano di quello che hanno e dove i conflitti vengono tenuti a bada per le stesse condizioni sociali in cui vivono i protagonisti che ne causano un artificiale complicità.

Simon analizza la “sua” realtà con minuziosa scrupolosità mettendo a nudo la vita delle persone che la circondano, la sua forza intrusiva contagia la superficiale intelletualità di Gustave e alimentano la gelosia di Yvette.

Pubblico e privato entrano in conflitto, attirandosi a vicenda ma non divenendo per questo comlementari, anzi gli sforzi profusi in uno dei due campi finiscono per causare l’autodistruzione dell’essere umano nell’altro.

Emanuela Piovano dipinge i connotati di un personaggio forte, estremo come lo è il tempo in cui vive.

“Le stelle inquiete” è un film con un linguaggio prettamente letterario e filosofico che rischia però di pagare questa scelta dell’autrice dal punto di vista del puro intrattenimento cinematografico.

Le stelle Inquiete: Questa è una scena del film

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2 Comments

  1. Fabrizio

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