E’ con molto piacere che oggi dedico una puntata della mia rubrica ad un ‘aspirante regista’ (così ama definirsi) che i lettori di cinemio conoscono molto bene: Luca Arcidiacono, uno dei nostri autori.
Autore attivissimo su cinemio, Luca Arcidiacono è anche studente al DAMS cinema dell’università di Roma Tre ed è oggi mio ospite per presentare il suo primo cortometraggio, Occhi azzurri come il mare, girato con pochissimi mezzi e con un pò di sana inesperienza.
Ma dal suo primo cortometraggio Luca è cresciuto ed è già al lavoro su altri progetti tra i quali un mediometraggio, ora in montaggio, di cui ci racconta in questa lunga intervista.
Le domande a Luca Arcidiacono
Ciao Luca, qui ti conosciamo come autore del blog ma sei anche aspirante regista: raccontaci un pò di te
Dopo il diploma ho fatto l’importante e di certo non semplice passo di trasferirmi da un piccolo paese siciliano sino a Roma, la capitale, la meta per provare a seguire un sogno: il mio? Il cinema. Non solo un cinema da scoprire, studiare, giudicare, analizzare grazie ai miei studi presso il DAMS cinema dell’università di Roma Tre dove sono prossimo alla laurea triennale ma anche da vivere, grazie alla mia collaborazione ad un blog come Cinemio.it che mi ha permesso di arrivare a conoscere attori, registi, produttori, sceneggiatori oltre che visionare tantissimi film, sino all’arrivo lo scorso Novembre al Festival del cinema di Roma, vissuto per la prima volta nelle vesti di addetto stampa.
Per me Roma è il centro focale del cinema italiano. Al di là di discussioni, dibattiti, crisi e tutto ciò di cui si discute sempre, so con certezza che se devo crescere professionalmente per provare a raggiungere il mio sogno, quello di diventare regista, è qui che deve succedere. Ho avuto già diverse occasioni di incontri e laboratori con, ad esempio, il regista Sergio Rubini o l’aiuto regista Ciro Scognamiglio fino allo sceneggiatore Marco Pettenello.
Parliamo ora del tuo corto di cui sei autore del soggetto e della sceneggiatura oltre che regista. Come sei arrivato all’idea della storia?
Sapevo di non avere un budget e di non avere dei mezzi tecnici o capacità ancora sufficienti ad un lavoro ambizioso, così sono andato alla ricerca nel mio pc di quelle cartelle in cui vengono depositate le idee mai realizzate e ho trovato una nota dove, in due righe, era scritto tutto il senso di questo corto: “oggi più che mai, per via di internet, della rete, dei social network, è sempre più facile nascondere, anche alle persone che più ci sono vicine, alcuni lati della nostra anima.”. Considerando questo concetto pensai che era possibile realizzare qualcosa senza bisogno di grossi mezzi o spese.
Gli attori coinvolti, tutti esordienti, sono stati messi alla prova su un copione che è poi nato di lì a poco tempo e fortunatamente la risposta del pubblico sembra essere stata abbastanza positiva, tanto che con il protagonista di questo corto, Daniele Virzì, siamo tornati ora a lavorare insieme in un progetto molto più ambizioso, sempre scritto da me, che poi segna il mio esordio al mediometraggio.
Hai definito il tuo corto a budget zero. Com’è andata la fase di lavorazione? Ti va di raccontarci aneddoti e difficoltà?
E’ orribile non avere dei soldi da spendere quando vuoi realizzare un’idea che hai nella mente e nel cuore. Nel caso di Occhi azzurri come il mare, però, il copione e l’idea giocava molto a favore con questa condizione dal momento che per essere realizzato il corto ha avuto bisogno di soltanto due giorni, di un numero di attori ridotti (quattro in totale più alcune comparse) e di una messa in scena che non abbisognava di particolari esigenze.
Nel corto, infatti, solo la scena finale ha una messa in scena curata che però non ha richiesto spese dal momento che il garage in questione era il mio! Le difficoltà maggiori si sono invece avute per la pochezza di mezzi tecnici con cui girare che mi hanno portato a dovermi adattare in alcuni casi a ciò che avevo a disposizione. Fortunatamente questo corto è stato un banco di prova che mi ha aiutato tanto a crescere ed adesso posseggo un numero di mezzi maggiore che mi permette di esprimermi di più.
E non posso non ringraziare anche Mirko Sangrigoli che si è occupato delle musiche di questo piccolo corto e che adesso mi sta accompagnando in ogni nuovo progetto che affronto.
So che in questo momento stai già lavorando ad altro. Puoi anticiparci qualcosa?
Praticamente non riesco più a fermarmi! Insieme a Occhi azzurri come il mare, la scorsa primavera ho girato un corto di genere thriller/psicologico a Roma dal titolo Reminiscenza, con protagonista l’attore esordiente Andrea Palmieri e Eugenio Krauss (Lezioni di cioccolato 2, Studio illegale). Un’esperienza incredibile, che mi ha fatto crescere molto, e che sarà sul web il prossimo autunno mentre adesso è in giro per festival.
Ho appena concluso le riprese del mio primo mediometraggio con protagonista, appunto, Daniele Virzì insieme ad un cast di oltre venti attori, un dramma leggero, on the road, che richiama il cinema di Cameron Crowe dal titolo “Il tempo che resta”, che sarà pronto fra circa un mese e che vede nel cast l’amichevole partecipazione dell’attore Bruno Torrisi (Squadra antimafia, Romanzo di una strage). Il prossimo autunno, infine, partiranno due nuovi progetti: il primo un corto scritto da Barbara Perisse dal titolo Blu e la web-series 2 pianeti.
E ora una domanda un pò di parte. Cosa pensi, da regista e da autore, di cinemio?
Penso intanto di non essere assolutamente un regista. Voglio diventarlo, questo con tutto il cuore. Ma la strada è lunghissima e devo ancora studiare e sgobbare tanto prima di potermi davvero definire tale! Come di parte è la domanda, la risposta di certo non potrà essere del tutto oggettiva dal momento che scrivo per Cinemio.it già da un anno e mezzo: questo blog mi ha aperto molto più del previsto la strada ad incontri, occasioni, non solo per poter parlare e discutere di cinema attraverso la rete ma anche per poterlo fare direttamente con coloro che giorno per giorno vivono di cinema per lavoro.
Che è poi anche un obbiettivo che vorrei raggiungere anch’io e spero tanto di poter avere la possibilità, accanto a recensioni e rubriche, di poter raccontare incontri, corti ed esperienze anche su questo sito che porterò sempre con me nel cuore.
Ringrazio Luca per questa interessante intervista con la promessa di ritrovarci qui presto per parlare del suo nuovo progetto.