Cinemio incontra i registi emergenti: intervista a Francesco Niccolai

Ritorniamo a parlare dei registi dei cortometraggi in concorso nell’edizione del BIF&ST 2011. Oggi chiacchieriamo con Francesco Niccolai autore di 7 A RITROSO SORTIRA’ 7. Già dal titolo, un palindromo, si può comprendere l’originalità di questo corto.

Francesco Niccolai ha 27 anni e ha collaborato, come aiuto regista, assistente, sceneggiatore, a numerosi cortometraggi, tra i quali possiamo citare Cose Naturali di Germano Maccioni, vincitore, nella sezione cortometraggi, dell’ultima edizione del BIF&ST. 7 A RITROSO SORTIRA’ 7 è il suo primo cortometraggio.

Il logo del corto

7 A RITROSO SORTIRA’ 7

Originale nel montaggio e nella fotografia, 7 A RITROSO SORTIRA’ 7 ci mostrà gli incubi ricorrenti di Beatrice che si vede morire ogni volta per mano di carnefici che non riesce a riconoscere e a contrastare. Grazie anche all’aiuto delle musiche, Francesco riesce nell’intento di catapultare lo spettatore negli incubi di Beatrice dandogli la sensazione di ritrovarsi sempre nello stesso punto quasi senza la possibilità di uscirne.

Le domande al regista

Francesco, com’è nata l’idea del corto?

Serena Schinaia, coautrice e produttrice di questa follia, ha sofferto per un certo periodo di incubi ricorrenti in cui ogni volta vedeva se stessa morire in modi sempre diversi per mano di carnefici che non riusciva mai a riconoscere né a contrastare. In quel periodo io frequentavo un master in Produzione promosso dalla Cineteca di Bologna, e avevo sempre più intenzione di coronare il mio sogno infantile di girare un film horror strampalato e maniacale.

Un giorno Serena ci ha proposto di girare in Puglia, a Castellaneta, suo paese d’origine, un film ispirato alla sua esperienza. Con l’idea di un horror subliminale e senza scampo, proposi un corto che avesse almeno due direzioni narrative, un cliché esasperato e che inducesse ad una visione il meno possibile quieta e passiva.

Così è iniziata un’intensa e complicata fase di sceneggiatura, per la maggior parte del tempo a distanza, su internet, tra l’Emilia e la Puglia, durante la quale abbiamo unito e mescolato le nostre smanie, aggiungendo deliri spazio-temporali, riti pagani e superstizioni inestirpabili. Abbiamo scelto i luoghi in cui la storia potesse essere ambientata, i personaggi, gli oggetti e le situazioni in base ai mezzi e alle risorse di cui avremmo potuto potenzialmente disporre, non sapendo ancora né come, né quando né se la cosa sarebbe andata a buon fine.

Come titolo abbiamo scelto un palindromo ibrido grafico-verbale; forse non è molto commerciale, ma ci sembrava il modo migliore per rendere fin da subito un’idea di quel che il corto riserva agli spettatori (anche se in pochi ci fanno caso), e in più funziona anche in inglese: 7 SIDES REVERSED IS 7.

Quali sono state le difficoltà che avete avuto durante la lavorazione?

Il corto è frutto di spregiudicata follia, incondizionata ostinazione, grandissima passione ed enormi sforzi produttivi. Abbiamo dovuto (come sempre in questi casi) fare fronte a un budget ristrettissimo, e puntare tutto sull’interesse, l’impegno e la dedizione di una troupe composta per la quasi totalità da tecnici alla prima esperienza sul set e da attori non professionisti (la protagonista, Roberta Perfetti, è in realtà una studentessa di medicina).

Assieme ad alcuni membri della troupe abbiamo fondato l’associazione culturale A RITROSO per avere una struttura istituzionale tramite cui portare avanti e rafforzare il progetto: il Comune di Castellaneta ci ha patrocinato offrendosi di coprire le spese per il noleggio dei mezzi tecnici necessari; molti esercenti locali hanno contribuito, anche in ragione del fatto che la scenografia sarebbe stata affidata a Nicola Curri, un artista castellanetano di grande esperienza e di riconosciuto talento, che ha curato anche gli effetti speciali in scena.

Con Serena ci siamo occupati di sopralluoghi, costituzione della troupe, ricerca di materiali scenografici e oggetti particolari o d’epoca, richieste varie di collaborazioni a diversi enti, associazioni o privati, pianificazione degli spostamenti, eccetera.

Serena ha sostenuto praticamente da sola l’organizzazione fuori e dentro il set durante le riprese, aiutata da due ‘runner’ che erano anche elettricisti, e dalla truccatrice. Eravamo costantemente in ritardo pazzesco, ma si mangiava e si beveva sempre tanto e bene, e nonostante l’ansia inesorabile, gli intoppi derivati dalla nostra inesperienza e dal fatto che eravamo oggettivamente troppo pochi, siamo riusciti a portarci a casa il nostro bel filmino; c’era sempre un’aria da gita delle medie.

E dopo?

E dopo è stato molto difficile trovare qualcuno che avesse il tempo, la voglia, la pazienza e le capacità per montare il tutto in modo efficace, oltre a una certa attitudine cervellotica, una sensibilità computatrice e un occhio di riguardo per l’audio. Quel qualcuno l’abbiamo trovato ed è Corrado Iuvara, un giovane montatore molto promettente attivo a Bologna, che ha curato entrambe le versioni speculari del corto, oltre alla versione a episodi che sarà prossimamente disponibile su internet.

Nonostante 7 A RITROSO SORTIRA’ 7 fosse il suo primo corto di fiction, Corrado ha dimostrato grande talento e grande duttilità nel trattare un materiale così apparentemente fuggevole e confuso (durante le riprese l’operatore mi disse candidamente: ‘ma a che scena siamo? a me sembra che stiamo girando sempre la stessa cosa‘).

Per l’ingegneria audio e la correzione colore ci siamo potuti avvalere della collaborazione di due delle migliori professionalità bolognesi, rispettivamente Diego Schiavo e Walter Cavatoi, mentre la grafica di locandine e dvd è stata affidata a Luca Mazza. Gli Inferno, formazione Sci-Fi Grind’n’Roll da Roma, e l’etichetta Subsound Records hanno acconsentito all’utilizzo del pezzo Bomba Magna come brano di chiusura di entrambe le versioni.

Mi sono divertito ad anagrammare i nomi di tutta la troupe: tutti coloro che hanno svolto più di un ruolo compaiono accreditati più volte nei titoli di coda con nomi sempre diversi, perlopiù stranieri. Anch’io ho uno pseudonimo che suona pugliese ed emblematico: Nicola Fresconacci.

La prima versione del corto è stato completata a fine Ottobre del 2010, e quasi non ci credevamo. Ora lo scoglio maggiore sarà trovare qualcuno che ci aiuti a mettere a punto definitivamente il sito ufficiale di 7 A RITROSO SORTIRA’ 7: una sorta di videogioco strutturato su livelli in cui man mano si sbloccano (tramite semplici prove/giochi/indizi riferiti alla storia) i vari episodi, in un senso o nell’altro, fino ad arrivare alle due versioni integrali, eccetera. E’ un appello.

Quali sono i riconoscimenti più importanti che hai ricevuto?

Ad Ottobre 2010 abbiamo presentato il corto fuori concorso nella versione a episodi al TOHorror Film Fest, a Torino, ricevendo una menzione speciale; a Gennaio abbiamo partecipato al Bif&st, a Bari, e quella è stata la prima uscita ufficiale di 7 A RITROSO SORTIRA’ 7 in versione integrale.

Pensando alle condizioni precarie e squinternate in cui questo corto è stato pensato, girato e confezionato, partecipare a un festival come il Bif&st ci è sembrata una cosa inaspettata e più che gradita; tantopiù che il corto in sé può non apparire propriamente un prodotto ‘da festival’.

Nel frattempo stiamo continuando a inviare dvd ai festival; avendo due corti che effettivamente sono distinti tra loro ci dobbiamo ancora giocare la seconda prima visione. In effetti può sembrare una cosa un po’ paraculo. Si può dire paraculo?

Considerazioni conclusive sul tuo corto?

Si può dire che dall’inizio alla fine abbiamo fatto tutto ciò che non si dovrebbe fare quando si fa un corto. Ogni passaggio produttivo, dalla scrittura alla postproduzione, è stato sviluppato (non sempre volontariamente anzi, a volte obbligatoriamente) in senso opposto a ciò che una condotta ortodossa e ponderata prevederebbe; ogni procedimento è stato applicato a rovescio, ogni precauzione è stata evitata, eppure la cosa ha funzionato.

Dico questo non per esaltare la poetica del Contrario o del Peggio o della Disfatta Vincente, ma per constatare (senza retorica, anche se forse potrà non sembrare) come spesso la fortuna premi gli audaci, come la passione e l’impegno abbattano ostacoli che sembrano a volte insuperabili, e per sottolineare come questo corto sia veramente e costitutivamente a ritroso da capo a piedi, e viceversa, all’infinito, per sempre.

Il regista Francesco Niccolai

Ringrazio Francesco Niccolai per la sua disponibilità rimandando i lettori ai prossimi sviluppi di questo originale progetto.

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