Il regista di oggi, Germano Maccioni, ha appena vinto l’ultimo BIF&ST nella categoria cortometraggi con il suo Cose Naturali, un intenso cortometraggio con Roberto Herlitzka e Angela Baraldi e la partecipazione straordinaria di Tatti Sanguineti. Leggi nell’articolo tutti i dettagli.
Germano Maccioni è regista e attore di teatro e cinema. La sua ultima interpretazione è quella di Don Ubaldo nel pluripremiato film di Giorgio Diritti L’uomo che verrà. Prima di Cose Naturali ha diretto due documentari, uno sul processo per la strage di Monte Sole e l’altro sugli anni d’oro del Festival Internazionale del Jazz di Bologna e collaborato a tre documentari su Andreotti di Tatti Sanguineti.
Cose Naturali
La passione e l’amore visto dagli occhi di un nonno ottantenne (Roberto Herlitzka) e di suo nipote (Ivan Zerbinati) ritrovatosi ad accompagnarlo ai suoi appuntamenti con una prostituta d’appartamento (Angela Baraldi). Ma questa passione, che si manifesta anche attraverso i versi del De Rerum Natura di Lucrezio da cui il nonno è ossessionato, lo porterà in ospedale dove il cardiochirurgo (Tatti Sanguineti) svelerà il suo abuso di pillole blu.
Una delicata storia d’amore e morte, splendidamente interpretata da Roberto Herlitzka e da tutti gli altri protagonisti, tra i quali spicca una intensa Angela Baraldi ed un insolito Tatti Sanguineti. Molto bella la fotografia e piacevole la scelta di scandire le scene con i versi di Lucrezio che svelano il desiderio di un uomo che non accetta di dover smettere di amare e lotta contro il suo corpo per continuare a farlo.
Ed ora le domande al regista:
Germano, come è nata l’idea del corto?
E’ nato tutto da una necessità, quella di affrontare le due questioni che a mio avviso hanno massimo grado di impellenza. Le questioni davvero scottanti se ci riflettiamo, possiamo ridurle a due… una… che ci facciamo qua?. Per affrontare qualcosa di così semplice ma difficile dovevo convincere uno dei migliori attori del pianeta: Roberto Herlitzka! Al quale si affiancano Angela Baraldi, Ivan Zerbinati e la partecipazione di Tatti Sanguineti.
Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione? E dopo?
Le difficoltà sono state più forti prima della lavorazione in realtà. Diciamo in una fase di preproduzione. In fondo il mio non credo sia proprio un corto nel senso più comune del termine. Ho sempre pensato ad un piccolo film. Per il peso della storia, il cast e le difficoltà che questa complessità si apprestava a crearci. Ma in fondo difficoltà necessarie che hanno aperto lentamente la strada alla realizzazione del lavoro, grazie ai principali produttori; Articolture, insieme ad Avantgarde Cinematografica e all’unione di realtà più piccole e indipendenti come Kaleidoskope ed Elenfant, realtà che si muovono nell’area bolognese.
Com’è stato lavorare con artisti del calibro di Roberto Herlitzka e Angela Baraldi? E come hai fatto a convincere Tatti Sanguineti a partecipare come attore?
Lavorare con Herlitzka e’ stato un grande privilegio da un punto di vista artistico. Privilegio che mi sono conquistato con un corteggiamento vero e proprio. Roberto e’ un attore autore, a mio avviso uno dei piu grandi al mondo e decide di aderire ad un progetto solo se la sceneggiatura lo convince. Siamo passati attraverso varie stesure, ma sempre con un confronto attivo e aperto, il che e’ raro…
Dal primo giorno mi ha messo in condizione di dirigerlo tantissimo, su ogni cosa e da subito ho perso quel senso di timore che un personaggio come lui puo incutere in un giovane regista. Angela Baraldi è strepitosa, di una forza e passione rare… si è subito fidata e nonostante il suo ruolo sia molto conciso, ha portato un sapore unico al personaggio.
Con Tatti ho lavorato un anno. Abbiamo vissuto insieme a Roma mentre lo aiutavo con un suo progetto di documentario su Andreotti e la storia del cinema italiano…. siamo molto amici e spesso collaboriamo. Si, mi rendo conto che lui rappresenta qualcosa di metacinematografico, un altro piccolo grande privilegio che ci siamo presi per questo film.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Molti. sto lavorando con molta liberta’ ad un documentario sul carcere e parallelamente gettando le basi per sviluppare il mio primo film lungo.
E con questa risposta salutiamo Germano Maccioni, nuovo regista emergente della nostra rubrica, augurandogli un futuro pieno di soddisfazioni.
ciao Antonella! Come al solito sintetica ma precisa…che dono che hai! Un bacione
rita
ps. come è andato il Festival? Interessante?quando puoi fammi sapere, ciaoooo