Registi emergenti: abbiamo intervistato gli autori di ‘Educazione cinema’

Oggi parliamo di cinema con tre giovani artisti, autori di Educazione cinema, un videoblog in dieci puntate nel quale ci si interroga in modo più o meno serio sul cinema e su come farlo in Italia.

Educazione cinema

Dario Di Mella, Giulio Mastromauro ed Alessandro Porzio: sono loro gli ideatori ed i protagonisti di Educazione cinema, il videoblog andato in onda qualche mese fa e visibile liberamente su youtube, nel quale i protagonisti, da addetti ai lavori ma soprattutto da amanti della settima arte, cercano scherzosamente di indagare sullo stato del cinema italiano e sulle difficoltà che hanno i giovani artisti di esaudire il sogno di guadagnare facendo ciò che amano di più.

Semplicemente girato con camera fissa e sfondo verde il videoblog colpisce per i dialoghi scoppiettanti e sagaci e per le straordinarie interpretazioni dei due protagonisti che, da registi, passano per una volta davanti alla macchina da presa.

Prima di lasciare loro la parola ecco una piccola biofilmografia di ciascuno:

Dario Di Mella, classe 1980, è nato a Bari ed è laureato in Scienze Politiche. Nel 2005 ha iniziato a lavorare in una società di produzione audiovisiva per la televisione e si è iscritto all’Accademia del Cinema Ragazzi-Enziteto dove, fino al 2008, ha studiato regia, montaggio, fotografia cinematografica, fonia e sceneggiatura. Dal 2009, abbandonato l’impiego in televisione, lavora come direttore della fotografia e operatore esclusivamente per produzioni cinematografiche. Ha realizzato numerosi spot, videoclip e cortometraggi.

Il regista Giulio Mastromauro

Giulio Mastromauro, classe 1983, originario di Molfetta, ha una Laurea in Giurisprudenza e si approccia al cinema da autodidatta. Nel 2009 viene ammesso al Centro Sperimentale di Cinematografia per frequentare il corso propedeutico. Nell’agosto 2010 scrive, produce e dirige col collettivo ZEN.movie (di cui è presidente) il suo primo cortometraggio, Amor Taciuto che, presentato nel Gennaio 2011 al Bif&st – Bari International Film & Tv Festival, viene recensito come uno dei cortometraggi più interessanti degli ultimi anni nella sezione corti del celebre Morandini 2012 e vanta numerosi premi e partecipazioni festivaliere. Nel 2011 vince con la sceneggiatura Ariel il premio “Francesco Crocco” per la migliore sceneggiatura al Mitreo Film Festival ed è finalista al Riff – Rome Independent Film Festival 2012. Nell’agosto 2012 dirige il suo secondo cortometraggio Carlo e Clara, interpretato da due grandi attori del cinema italiano di ieri, Angela Goodwin e Franco Giacobini, attualmente in fase di post produzione.

Il regista Alessandro Porzio

Alessandro Porzio, classe 1987, è iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 2007 ha diretto un lungometraggio di studio dal titolo Tutte le volte e nel 2009 il lungometraggio Non te ne andare grazie al quale il piccolo Claudio Salvato e Giovanna Mezzogiorno sono stati premiati come migliori attori al Festival del Cinema di Tropea. Ha diretto diversi videoclip musicali ed i cortometraggi Tilt, pluripremiato, e Vagina che vede triofare le 3 bravissime attrici come miglior interpreti al prestigioso Nettuno Film Festival. Nel 2011 esordisce a teatro come autore firmando il testo I nostri giorni che viene portato in scena nell’ottobre dello stesso anno, riuscotendo pareri favorevoli da parte di pubblico e critica. E’ attualmente alle prese con il suo nuovo lavoro cinematografico Rumore bianco e con la stesura del suo primo romanzo.

Il videoblog

Guarda tutte le puntate del videoblog di Educazione cinema.

Le domande ai registi

Parliamo di ‘Educazione cinema’. Come vi è venuta in mente questa idea originale?

Giulio: Tutto è nato da un incontro tra me e Alessandro ad un bar della stazione Tiburtina, a Roma. Io ero appena rientrato da Napoli, annoiato e sconsolato per le ultime vicende professionali non proprio felici ma rinfrancato da una nuova idea, fresca e divertente. Alessandro ne fu entusiasta appena gliene parlai, così propose di filmarci con una web cam a casa sua. Da registi, era la prima volta che decidevamo di puntare verso di noi una videocamera. La cosa ci divertì molto. Poi tra me e lui c’era una naturale alchimia.

Alcuni giorni dopo mostrammo il video a Dario (Di Mella), l’altro socio ZEN, che propose di curarne la fotografia e di aiutarci nella scrittura del canovaccio per le puntate. A quel punto proposi di intitolare ironicamente la serie Educazione Cinema. Il videoblog nasce da una profonda riflessione sullo stato di malessere in cui versa l’Italia e in particolar modo la cultura italiana d’oggi. Per secoli siamo stati detentori e portatori di cultura nel mondo.

Adesso siamo esterofili e viviamo sulla nostra pelle un decadimento sociale e culturale senza precedenti. Ma non serve a nulla deprimersi. E’ necessario che ognuno di noi si riappropri con tutta l’anima e tutto il cuore della propria dignità, come individui. E l’artista dovrebbe farsi promotore di questo processo sociale.

In alcune puntate avete anche intervistato degli ‘addetti ai lavori’. Quali sono state le loro impressioni? Ed in generale che feedback avete ricevuto da addetti ai lavori e non?

Alessandro: Quando pensavamo a chi far venire in studio come ospite, pensavamo, sempre, a quale strategia usare per prenderlo in giro e parallelamente permettergli di raccontarci di se e del suo operato. Ci divertivamo molto nella stesura dei testi e nella scelta degli argomenti perché cercavamo sempre di cucirglieli addosso come meglio credevamo. A dir loro sono rimasti tutti molto entusiasti dall’esperienza e noi non dobbiamo far altro che ringraziarli per averci regalato tutto quel po’ che é servito alla crescita di educazione cinema.

I vostri cortometraggi, ed anche ‘Educazione cinema’, sono prodotti dalla Zen Movie da voi fondata. Volete parlarcene? E a questo proposito pensate che, soprattutto in Italia, ci sia bisogno di autoprodursi per poter portare a termine un cortometraggio, genere da noi piuttosto bistrattato?

Dario: Tutti i nostri lavori sono prodotti dalla Zen Movie. Un’associazione culturale che lavora e pensa da società di produzione. Un gruppo di lavoro fondato nel 2010 da Giulio Mastromauro, Camilla Daneo e Rosita D’Oria e integrato negli anni, prima da me e Alessandro Porzio e ultimamente da Roberto Urbani, Rosa Santoro e Nicoletta Cataldo. Uno staff che lavora quotidianamente su vari progetti di matrice cinematografica, dalla ricerca fondi alla post produzione video fino alla distribuzione. Le nostre produzioni vanno dalla realizzazione del semplice spot o videoclip fino al cortometraggio o documentario.

I progetti per il futuro prevedono la distribuzione del corto di Giulio Carlo e Clara, un cortometraggio molto ambizioso, e la produzione di un documentario di Roberto Urbani, sul tema del razzismo, e per concludere la lavorazione del nostro primo lungometraggio, ma questo argomento è top secret.

Il concetto dell’autoproduzione, in questo momento storico, sarebbe giusto assimilarla non solo ai cortometraggi, ma anche ai lunghi. I soldi scarseggiano soprattutto nel mondo della cultura, quindi per non rimanere fermi, bisogna ingegnarsi e trovare la strada giusta per reperire fondi. A differenza del passato c’è l’esigenza di proporre la propria arte come un prodotto agli occhi di investitori privati, un modo alternativo di farsi pubblicità per aziende medio-grandi.

Bisognerebbe pensare come facevano nel passato i governanti con i grandi artisti come Leonardo, Caravaggio e Michelangelo, che le opere d’arte sono importanti per accrescere anche il prestigio di chi finanzia l’opera stessa e non solo dell’artista.  Ritornare a far credere e informare che la cultura produce sviluppo sociale ed economico. Insomma bisognerebbe accrescere il livello culturale medio, fin troppo appiattito negli ultimi decenni di cultura spazzatura. L’arte è una risorsa per la collettività, non un peso.

E ora una mia curiosità personale: quanto vi è costato tutto il progetto di educazione cinema? Ne avete tratto qualche beneficio, oltre ovviamente ai feedback?

Alessandro: Siamo partiti con ambizioni più basse. Zero spese in entrata e in uscita. Dobbiamo essere sinceri. Stavamo per portare sul web una cosa diversa e non avevamo paura. Volevamo farci sentire, in un modo o nell’altro e ci siamo riusciti. I feedback si aggirano su cifre importanti visto che siamo alla prima “edizione”. Abbiamo ricevuto complimenti da gente del settore. Qualcuno ci ha detto che eravamo troppo scherzosi. Altri ci hanno detto che dovevamo “denunciare” di più. Altri ancora di aver avuto un’idea geniale. Dal canto nostro siamo consapevoli di essere stati il più sinceri e spontanei possibile. Questo ci basta.

So che qualcuno vi ha chiesto quando potrà vedere la prossima puntata di educazione cinema ed anch’io sono particolarmente curiosa… C’è già in cantiere qualcosa? Potete darmi delle notizie in anteprima?

Giulio: Cara Antonella, vorremmo poter dare a te e a chi ci segue info più dettagliate al riguardo, ma in questo momento siamo impegnati su altri progetti. Di sicuro l’idea di una seconda serie è viva e cresce in noi, anche perché gli attestati di stima da parte di colleghi e appassionati non sono mancati. Chissà che il 2013 non possa regalare delle sorprese agli “amici del globo”.

E noi di cinemio ce lo auguriamo veramente. Nell’attesa salutiamo Dario Di Mella, Giulio Mastromauro ed Alessandro Porzio (rigorosamente in ordine alfabetico, come direbbero loro) con la speranza di averli presto di nuovo nostri ospiti.

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