Un americano a Roma, il primo grandissimo successo di Alberto Sordi. Se volete saperne di più leggete la recensione di questo film, nel nostro ciclo dedicato all’Albertone nazionale.
Un americano a Roma: la trama
Nando Mericoni, giovanotto col mito degli Stati Uniti ,nasce nella pellicola a episodi Un giorno in pretura, il successo è tale da indurre Steno a realizzare un film interamente dedicato al personaggio di Nando.
La storia è in realtà il pretesto per realizzare una forte satira nei confronti di chi ha mitizzato in maniera estrema l’America attraverso un’immagine stereotipata e finta, trasmessa da film e fumetti, processo tra l’altro anche voluto e favorito dai media subito dopo la Seconda guerra Mondiale.
Guerra ai …maccaroni
Tra le varie disavventure che Nando ha nel corso del suo film, resta memorabile la scena della sua “guerra” al maccherone che la mamma, da brava donna italiana , ha lasciato al figlio esterofilo.
Il giovanotto, prima disdegna la pasta, ma poi vi si accanisce con sano e vigoroso appetito a dimostrazione di quanto siano insulse le mode “estere” e quanto sia preferibile invece continuare a vivere secondo le buone ,anche se “antiche” abitudini italiane.
Mericoni, un mito
Il personaggio costruito da Alberto Sordi non era dissimile come look da molti giovani che era facile trovare in giro per l’Italia: jeans, maglietta aderente, pettinatura alla “Marlon Brando”, atteggiamento sbruffone.
A ciò Sordi aggiunge la macchietta dello pseudo inglese biascicato dall’attore e che testimonia, purtroppo, la facilità dell’italiano a prendere di buono tutto ciò che viene dall’estero, senza però passare da un effettivo approfondimento.
La satira della pellicola si spinge anche verso gli americani stessi che, benché mitizzati all’estremo come “salvatori” ,di fatto non fanno che risultare maleducati, arroganti e antipatici anche se il tenero Nando non riesce ad accorgersi della natura autentica di questi individui.
Gli sviluppi del film
Alberto Sordi rimase legato al film “Un americano a Roma” e al personaggio di Nando per tutta la vita, e non perse mai occasione di riproporlo in sketches e tic vari nel corso delle ospitate alle trasmissioni televisive alle quali prendeva parte, ma anche in alcuni atteggiamenti dei suoi successivi personaggi. Nando poi ,quasi cinquantenne e nelle vesti di un improbabile bodyguard ,ritorna in Di che segno sei?, un film a episodi del 1975.
Di Alberto Sordi abbiamo parlato più volte su questo blog. Recentemente è stato presentatoin diversi festival cinematografici un preciso documentario dedicato ad Alberto Sordi che è stato curato e realizzato da Carlo Verdone coadiuvato da suo fratello Luca.
Alcune frasi celebri del film
In basso si segnalano alcune delle più note frasi tratte dal film,diventate poi dei tormentoni ancor oggi utilizzati e mai passati di moda:
- Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso
- aMaccarone! Io me te magno, ahmm!
- Mami e papi, mami e papi, io vi adoro.
- Nando Mericoni a uno spettatore durante uno spettacolo con lo pseudonimo di Santi Byron reagendo a chi lo stava fischiando per la pessima performance: Ormai hai vent’anni, è tempo che tu sappia di chi sei figlio.
Gli altri film di Alberto Sordi
Le altre recenti recensioni del ciclo Alberto Sordi:
- Un giorno in pretura. In questo film c’è la prima apparizione del personaggio di Nando Mericoni. Il film è a puntate e in uno degli episodi c’è il nostro Alberto Sordi. Ebbe talmente successo questa piccola parte nel film, che Steno decise di creare sul personaggio una pellicola ad hoc, da cui nacque quindi Un Americano a Roma.
- Mamma mia che impressione. Nasce da un personaggio di gran successo in radio. Una curiosità del film sta nel fatto che il personaggio di Sordi si mostra al pubblico con i capelli color biondo platino.
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