Anna

Anna – La Magnani secondo Monica Guerritore

Lo aveva anticipato al BIF&ST 2025 e ne aveva parlato come di un progetto a cui teneva molto. Dal 6 novembre arriva al cinema Anna film diretto e interpretato da Monica Guerritore in cui l’attrice racconta con coraggio la vita della grande Anna Magnani.

di Antonella Molinaro

Con Anna, Monica Guerritore firma un’opera intima e coraggiosa, capace di scavare nelle pieghe più profonde dell’animo umano femminile. Attrice di straordinaria sensibilità e presenza scenica, Guerritore qui si mette alla prova anche come regista, costruendo un racconto che unisce verità emotiva e rigore estetico.

Anna

Anna di Monica Guerritore

Il film segue la storia di Anna, una donna che attraversa una crisi personale e affettiva in un momento di grande fragilità. Attraverso il suo sguardo, lo spettatore entra in un viaggio interiore fatto di ricordi, rimpianti e desiderio di rinascita.

Accanto alla Guerritore che interpreta Anna Magnani troviamo attori del calibro di Tommaso Ragno, Beatrice Grannò, Lucia Mascino e Roberto De Francesco.

Il trailer del film

Anna Magnani dalla gloria all’oblio

La regia di Guerritore è essenziale ma incisiva: ogni inquadratura sembra riflettere il mondo interiore della protagonista, in un continuo dialogo tra realtà e memoria, tra il presente e ciò che è stato.

La scelta di interpretare personalmente il ruolo principale dona al film una forza ulteriore: Guerritore riesce a fondere la sua esperienza di attrice teatrale con la delicatezza cinematografica, dando vita a una figura femminile complessa, autentica, lontana da stereotipi. La sua performance è intensa e si porta dietro il peso e la grazia di una vita pienamente vissuta.

Dal punto di vista visivo, Anna si distingue per una fotografia elegante, spesso dominata da tonalità calde e ombre sfumate, che accompagnano il percorso interiore della protagonista. Anche la colonna sonora contribuisce a creare un’atmosfera sospesa, dove emozione e pensiero si intrecciano.

In definitiva, Anna è un film che parla di perdita e rinascita, di identità e amore, ma soprattutto della capacità di una donna di guardarsi dentro e ricominciare. Un’opera matura e personale, che conferma Monica Guerritore come una delle voci più autentiche e sensibili del panorama artistico italiano.

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