BIF&ST 2018: l’impatto mediatico de Il lungo silenzio ed il rapporto di cinema e mafia

Eccoci giunti all’ultima parte dell’interessante approfondimento su cinema, mafia e legge tenuto dagli scrittori e magistrati Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo, il magistrato e ora Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Direttore Artistico del Festival Felice Laudadio e la regista, nonché presidente del festival Margarethe Von Trotta. In questo video approfondiscono l’impatto del suo film Il lungo silenzio.

Il lungo silenzio

Il lungo silenzio i protagonisti della masterclass: da sinistra il Direttore Artistico del Festival Felice Laudadio, il magistrato e ora Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, la regista, nonché presidente del festival Margarethe Von Trotta e gli scrittori e magistrati Giancarlo De Cataldo e Gianrico Carofiglio

Il lungo silenzio

Margarethe Von Trotta: Quando abbiamo fatto il film, nel ‘92 avevo passato già quattro anni in Italia. All’inizio non capivo niente della politica e piano piano ci sono entrata grazie all’aiuto di Felice Laudadio che mi ha sempre supportato. A me sembrava sempre che i politici parlassero un linguaggio segreto che io non riuscivo a capire e lui mi ha aperto gli occhi alla storia presente e alla politica italiana

In questo video la regista Margarethe Von Trotta racconta com’è nato il film a partire dal dolore provocato dall’omicidio di Falcone e Borsellino e la sensibilità di affrontare, da non italiana, un fatto così intimo e doloroso italiano. La sceneggiatura è stata scritta da Laudadio che ha dato fiducia alla Von Trotta dopo il successo di Anni di Piombo cercando di raccontare la storia dal punto di vista femminile.

Margarethe Von Trotta: Non abbiamo parlato della musica del film e io devo fare un grande complimento ad Ennio Morricone che l’ha curata. Senza questa colonna sonora il film non avrebbe avuto questo impatto. E oggi che finalmente l’abbiamo rivisto dopo vent’anni di buio ho realmente capito l’aiuto che Morricone ha dato al film.

Margarethe Von Trotta: i retroscena di Anni di Piombo e de Il lungo silenzio

In questo video Margarethe Von Trotta racconta la situazione della Sicilia durante le riprese di Anni di piombo e la necessità di pagare il pizzo per stare tranquilli. Poi racconta l’incontro con le vedove per Il lungo silenzio, in particolar modo con la moglie del magistrato assassinato dalla mafia Cesare Terranova con cui ha parlato di più. Le ha raccontato, con molto dolore, l’aneddoto del giorno dell’assassinio del marito che l’ha salutata portandole il caffè a letto. Appena lui è sceso lei ha sentito un colpo di arma da fuoco: ha avuto paura, è scesa con l’ascensore e ha ricordato il momento in cui si è vista nello specchio con la camicia da notte. Il ricordo successivo è quello del marito morto ammazzato. Il ruolo della vedova Terranova è stato interpretato da Carla Gravina che la regista ricorda con molto affetto.

In questo video Felice Laudadio ricorda l’attrice Carla Gravina che aveva deciso di lasciare il cinema ma accettò di partecipare al film dopo aver letto la sceneggiatura e che poi ha vinto tanti premi. Margarethe Von Trotta invece sottolinea la fortuna di aver avuto nel cast anche l’attrice Alida Valli.

Termina qui la terza ed ultima parte della masterclass dedicata a Il lungo silenzio e al rapporto tra cinema e legge. Appuntamento alla prossima settimana per nuovi ospiti

Il lungo silenzio ed i saluti di Gianrico Carofiglio su Facebook

Guarda sulla pagina Facebook di Cinemio la carrellata di video del giorno 6 del BIF&ST 2018 con i protagonisti della masterclass:

BIF&ST 2018 – le foto dei protagonisti

In questa galleria una carrellata di foto dei protagonisti del festival

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