Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, la serie su Disney+: la recensione

Dopo tanta attesa, dopo la delusione dei fan della serie letteraria per lo stop della prima versione cinematografica, dopo qualche rinvio, finalmente arriva su Disney+ Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, la serie. Scritta e prodotta, tra gli altri, da Rick Riordan, l’autore dei libri da cui è tratta, si compone di otto episodi disponibili sulla piattaforma di streaming a partire dal 20 dicembre, uno a settimana (a parte il primo mercoledì, che ci regala ben due episodi in una botta sola). Nei panni del protagonista il giovane Walker Scobell (già visto in The Adam Project), affiancato da Leah Sava Jeffries (Annabeth), Aryan Simhadri (Grover) e Virginia Kull (Big Little Lies) nel ruolo della madre di Percy.

Percy Jackson

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

Percy Jackson (Walker Scobell) è un ragazzino con un po’ di difficoltà scolastiche, che lo rendono spesso vittima di bulli e lo costringono a cambiare scuola in continuazione (e a volte anche ad essere espulso). La sua situazione familiare non è molto meglio, in particolare a causa del suo irascibile patrigno. Unici raggi di sole nella sua più che grigia esistenza, la madre, che pare l’unica a riuscire a capirlo. E, da un certo momento in poi, l’amico del cuore, Grover (Aryan Simhadri), anche lui bersaglio preferito dei bulletti della scuola (capeggiati, singolarmente, da una antipaticissima ragazza).

Tra le tante problematiche di Percy, il fatto di distrarsi facilmente, vedere cose che gli altri non vedono – oltre ad una probabile dislessia e una discreta tendenza ad attirarsi guai. Per sua fortuna, almeno uno tra i suoi professori sembra volerlo, nonostante tutto, sostenere. Il buon Mr. Brunner (Glyn Turman), forse perché dalla sua sedia a rotelle è avvezzo a vedere le difficoltà di chi è considerato “diverso” – e lui, invece, definisce “speciale”.

O forse perché sa qualcosa su Percy che ancora lo stesso Percy ignora? Chi ha letto i libri sa già la risposta. Agli altri toccherà vedere la serie per non guastarsi la “sorpresa” (ammesso ci sia ancora qualcuno che non conosca i risvolti “mitologici” della storia).

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo : official trailer

Una serie più fedele alla versione letteraria, con un tocco di freschezza dato dai tre protagonisti

Prima confessione da fare: faccio parte di quelli che avevano apprezzato anche la versione filmica del 2010-2013, e che ci era rimasta malissimo quando i previsti ulteriori sequel erano stati cancellati. Quindi, forse, parto già soddisfatta perché la aspettavo da un po’.

Seconda confessione da fare: ho due figli che hanno letto e conoscono a menadito tutta la serie di libri. Quindi posso usufruire di un riscontro di prima mano riguardo all’accuratezza – o meno – della versione televisiva attuale di Percy Jackson. E, apparentemente, a parte qualche virgola, sembra essere più vicina alla storia originale. D’altro canto la presenza stessa di Riordan tra sceneggiatori e produttori poteva di per sé farlo immaginare.

Percy Jackson

Detto questo, all’inizio avevo un po’ storto il naso: il ragazzino protagonista mi sembrava un po’ troppo giovane, il ricordo del cast della prima versione mi rendeva un po’ scettica verso questo nuovo trio. In più, certo, non solo conoscevo già la storia (la prima volta, non avendo letto la serie di romanzi, era più una sorpresa). Ma lo stereotipo del “loser” bistrattato da tutti che poi si svela essere dotato di “straordinari” poteri già allora mi era parsa ricalcare un po’ troppo da vicino lo schema vincente potteriano. Con tanto di trio di protagonisti: due maschi e una femmina. Lei più in gamba di loro ma alla fine comunque di secondo piano, l’altro la spalla un po’ buffa che alleggerisce l’atmosfera. Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale, come si diceva un tempo.

Però.

Però questa nuova versione, più fresca, con minori pretese “epiche” rispetto al film, forse anche grazie alla scelta degli attori, mi ha piuttosto convinta. Niente di epocale, sia chiaro, ma più che adatto ad un pubblico di teenager e a delle tranquille serate familiari.

Tant’è vero che aspettiamo con ansia il seguito. Augurandoci che questa volta non si interrompa dopo la prima serie (che dovrebbe coprire gli eventi del primo libro). Ma che riesca a continuare un po’ più a lungo. Giusto il tempo di farci conoscere gli altri “dei dell’Olimpo”. Che, se sono tutti come Dionisio/Mr. D (Jason Mantzoukas) valgono decisamente l’attesa.

Percy Jackson – cast

Bilancio finale di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

Meno “epico” dei film, più “teen show”, perfetto da vedere in famiglia o per bambini/ragazzi dell’età dei tre protagonisti. Attendiamo le prossime puntate, dopo aver visto le prime quattro in anteprima, per poter dare un giudizio finale ma, per il momento, non male.

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