Ocean’s 8 di Gary Ross

Dopo la trilogia firmata Steven Soderbergh (2001-2007) con protagonista George Clooney, arriva il sequel/spin-off per la regia di Gary Ross (regista del primo capitolo di Hunger Games nel 2012) con Soderbergh qui come produttore e con protagonista Sandra Bullock nei panni di Debbie Ocean, sorella del Danny Ocean interpretato da Clooney in passato: da Giovedì 26 Luglio arriva nelle sale italiane Ocean’s 8.

Ocean's 8

Ocean’s 8

Ocean’s 8

Debbie Ocean (Sandra Bullock; Corpi da reato, Gravity), sorella di Danny, ha appena finito di scontare una pena in carcere e si rigetta subito a capofitto nel lavoro: rubare una collana Cartier durante l’annuale Met Gala di New York. Per iniziare, toccherà comporre una squadra che possa sostenere l’impresa: Lou (Cate Blanchett; Thor Ragnarok, Song to Song), Rose (Helena Bonham Carter; Alice attraverso lo specchio, Suffraggette), Daphne Kluger (Anne Hathaway; Alice attraverso lo specchio, Colossal), Palla Nove (Rihanna; Facciamola finita, Valerian e la città dai mille pianeti), Tammy (Sarah Paulson; Carol, The Post), Amita (Mindy Kaling; Amici, amanti, e…, Nelle pieghe del tempo) e Constance (Awkwafina; Cattivi vicini 2, Crazy & Rich).

Ocean’s 8 – Il trailer

CLASSICO E MODERNO

Fondamentalmente Ocean’s 8 inizia come quasi fosse un remake del primo (fortunato) episodio firmato Soderbergh del 2001 che oltre ad un George Clooney in parte, ricorda nel cast attori del calibro di Brad Pitt, Casey Affleck, Don Cheadle, Matt Damon, Andy Garcia, Julia Roberts e il compianto Barnie Mac: la Debbie di Sandra Bullock, sorella di Danny, esce di carcere dopo aver scontato una pena e decide di mettere su una nuova banda per fare un nuovo ‘colpo del secolo’. E difatti, su questi presupposti già visti, la prima parte del film fila liscia senza particolari novità se non conquistare poi un gusto e un ritmo più interessanti sulla storia post-furto ma anche lì, come la saga ci insegna, il non aspettarsi nulla può essere legato solo a quella fetta di pubblico che non ha visto la trilogia originale.

Ocean's 8

Ocean’s 8

Dov’è allora che questo sequel/spin-off colpisce nel segno? Innanzitutto sul cavalcare l’onda del Time’s Up: se infatti il personaggio di George Clooney nel primo film faceva tutto per riconquistare l’amore di una donna (oltre che per i soldi) qui Debby fa il colpo anche e soprattutto per vendetta contro l’uomo che l’ha sedotta, abbandonata e sbattuta in carcere. E in questo elemento drammaturgico abbiamo la chiave di volta dell’intero film che rende il progetto perfettamente inserito nel tempo in cui è stato realizzato.

Altro elemento a favore poi, e non secondario, la presenza in cabina di regia di Gary Ross che s’inserisce come uno dei migliori shooter ad eseguire un’idea già da anni strutturata di caper movie che non può prescindere nella messa in scena come nel commento sonoro e nel ritmo di montaggio dall’impostazione precedente di Soderbergh. Ultimo elemento che rende buono il mix di tutto ciò è un cast di donne che per una volta riesce a funzionare bene (diversamente da lavori come Ghostbusters o The Wedding Party) sia per la caratterizzazione dei personaggi che per la prova di attrici di grande livello su cui spiccano soprattutto Anne Hathaway e Helena Bonham Carter.

Ocean's 8

Ocean’s 8

Ocean’s 8 è un ottimo film d’intrattenimento e una dignitosa controparte femminile alla trilogia precedente che non annoia, diverte con gusto e ci fa venir voglia di vedere altre storie con protagoniste questo gruppo di donne negli anni a venire.

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