Lightyear, la vera storia di Buzz, ultimo film Disney e Pixar regia di Angus MacLane. Con le voci italiane di Ludovico Tersigni (Sox), Esther Elisha (Alisha Hawthorne), Alberto Malanchino (Buzz).
La vera storia di Buzz, diffidate dalle imitazioni aliene.
Lightyear vuol dire avventura, Lightyear vuol dire infinito
Negli anni ’90 un bambino ricevette un giocattolo. Era uno space rangers, il personaggio di un film. Quel giocattolo, quello space rangers, si chiamava Buzz Lightyear. E questo è il suo film.
Space Rangers, avventurieri spaziali.
Esploratori di nuovi pianeti, viaggiano su rape.. no scusate. Su astronavi spaziali, beh in effetti, se la guardiamo bene, quella più che un’astronave sembra proprio una rapa…
Non hanno paura di niente, viaggiano per scoprire nuovi pianeti. Ecco chi sono gli space rangers! E Buzz Lightyear è uno di loro, proprio in questo momento in missione, viaggia su una navicella, insieme a 1999 persone ibernate, che hanno i compiti più disparati, scienziati, tecnici, comandanti ecc ecc…
Ma qualcosa va storto durante un tentativo di fuga da un pianeta inospitale e Buzz si sente il solo ed unico responsabile del fatto che ora, tutti sono bloccati sul pianeta. Esisterebbe un modo per riportare tutti a casa, ma dove si può trovare un ranger spaziale tanto coraggioso da rischiare tutto per affrontare una missione impossibile?!
Lightyear ovviamente! Tra stelle, viaggi nel tempo, robot, alieni e rampicanti assurdamente appiccicosi, Buzz affronta questa missione. AH e non dimentichiamoci di Sox, il gatto robot da terapia!
Il trailer spaziale
Spazio, Space Ranger e gatti
Verso l’infinito e oltreeee. Non potevo non cominciare così questa recensione. Sono anni che lo dico. All’uscita dal lavoro, all’uscita da casa, all’ingresso al cinema. Lo direi anche prima di lanciarmi col paracadute se ne avessi l’occasione.
Perchè non è una frase, non è un modo di dire, è uno stile di vita, è qualcosa che va oltre le parole, è una frase che da sola ci riporta a un mondo fatto di astronavi, pianeti e avventure. E space ranger.
E la vera storia di Buzz questo fa. Ci porta in un mondo di missioni spaziali, con un unico, vero e grande eroe.
Un’eroe pieno di sensi di colpa, che si sente responsabile per un errore che ha commesso, e che cerca in ogni modo di rimediare, anche a costo di trovarsi da solo e perdere tutte le persone che conosceva.
Un film molto incentrato sull’errore, sul perdono, inteso soprattutto sul perdonare se stesso, e sul riuscire a fidarsi degli altri e di se stesso, per completare le missioni.
Amicizia, rispetto, perdono e senso del dovere. Tutto c’è in questo film, tutto ben calibrato.
Anche se… Secondo me la seconda parte del film è troppa “carne al fuoco”, hanno voluto mettere troppe cose, tutte insieme e il risultato finale è un passare da una cosa all’altra a gran velocità, senza soffermarsi su nulla in particolare…
Lightyear lo space ranger più coraggioso di sempre
Sox è il gatto robot che viene affiancato a Buzz, una specie di psicologo peloso e tascabile, che ha il compito di affiancare il nostro ranger spaziale preferito.
Secondo me, è anche il personaggio migliore del film, ma diciamocelo, c’è qualcosa che un gatto non riesce a migliorare, anche solo con la sua coccolosa presenza?!
Il film in se è bello. Però santo asteroide, è una sfiga dietro l’altra, lasciatemelo dire! Ogni volta che pensi ok le hanno finite, ne esce una nuova. Soprattutto nella seconda parte di film (quella che a me ha convinto meno) è un susseguirsi di situazioni in cui tutto va a rotoli, e ci si salva, e rivà a rotoli e ci si salva…
Se da piccoli Toy’s Story è stato il vostro cartone preferito, se avete adorato Buzz in quel film, lo adorerete anche in questa veste. Scoprire di più sui nostri eroi è sempre bello, e se poi l’eroe in questione è il mitico Buzz, non c’è altro da dire, se non…
Verso l’infinito e oltreeeee!!
Space Rangers, avventurieri spaziali.
Entra anche tu nella nostra squadra. Ti aspetteranno missioni galattiche a velocità ipersonica.
Alza la cornetta, la tua tuta spaziale ti aspetta!
Ho amato questo film!