L’Effetto acquatico è l’ultima commedia della regista Solveig Anspach, che ha partecipato al Festival di Cannes 2016, nella sezione Quinzane des Realisateurs, vincendo il Premio SACD, che viene assegnato ai film in lingua francese. E’ una storia d’amore strampalata girata tra la periferia di Parigi, nel paese di Montreuil, per arrivare nelle lande dell’Islanda, in cui ci si perde in mezzo a questi immensi panorami dai toni verdi e il blu intenso dei suoi laghi e questa nebbia che avvolge tutto, che è il simbolismo di chi non vuol vedere ciò che ha di fronte, proprio come la protagonista Agathe (Florence Loiret Caille).
L’effetto acquatico
La regista islandese ha voluto lasciare questo suo ultimo testamento, prima della sua dipartita. Da tempo lottava contro il cancro. Ha scritto la sceneggiatura insieme Jean Luc Gaget, che dopo aver visto il film La ragazza del bagno pubblico (1970) di Jerzy Skolimowski, tutto ambientato in una piscina, se ne sono innamorati tanto da volerne fare un omaggio. Le piscine sono posti molto particolari, con quel loro odore inconfondibile di cloro, dove ci sono delle regole precise da seguire e molta disciplina, ed inoltre si deve stare attenti ai pavimenti scivolosi. Questo è tutto il microcosmo dove si è rifugiata Agathe, chiudendo completamente le porte, dopo un doloroso evento.
Samir (Samir Guesmi), una mattina la incontra in un bar, e se ne invaghisce. Scopre che la ragazza lavora presso la piscina di una struttura privata, e con la scusa si fa dare lezioni private di nuoto, fingendo di non aver mai imparato, a causa di un trauma che ha avuto da bambino. Ma come dice un proverbio, le bugie hanno le gambe corte.
L’effetto acquatico è il seguito del film “Queen of Montreuil“(2012), dove Aghate torna a Parigi dopo il funerale del marito, conoscendo all’aeroporto due Islandesi, Anna (Didda Jonsdottir) e Ulfur, che non possono partire a causa del risveglio del vulcano, e vengono ospitati nella sua casa. Sarà proprio lei a ricambiare l’ospitalità quando Aghate decide di partire per l’Islanda.
E’ un gioco delle parti ben congegnato dove tutti i personaggi fanno le loro mosse come su una scacchiera, con l’effetto sorpresa, perché nei momenti in cui il film sembra andare in una direzione, la storia cambia e spiazza lo spettatore, che rimane li a bocca aperta e si chiede “E adesso che accadrà?”
Le immagini più belle sono quelle girate nell’acqua, dove la telecamera riprende i personaggi da dentro l’acqua dove i sensi sono più ovattati: le orecchie, gli occhi, l’olfatto e il tatto hanno percezioni totalmente diverse ed è proprio l’ambiente giusto per far nascere un amore.
La regista ha fatto anche un piccolo cameo nei panni della direttrice della piscina. L’effetto acquatico è uscito nelle sale martedì 30 agosto 2016.