Inside Out 2 – Il ritorno di Riley e le sue emozioni

Inside Out 2 è un film d’animazione di casa Disney diretto da Kelsey Mann, al suo esordio alla regia, sequel dell’omonimo film di Pete Docter del 2015. Il lungometraggio prodotto dai Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Picture, sarà disponibile in sala a partire dal 19 giugno distribuito da Walt Disney Studios Motion Picture.

inside out 2

Inside Out 2

La ragazzina conosciuta nel primo film Riley è ormai adolescente e si trova ad affrontare tutti i problemi derivanti da ciò. Di conseguenza Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura avranno a che fare con delle emozioni nuove derivanti dalla crisi adolescenziale cercando una convivenza pacifica per aiutare Riley.

Il trailer del film

La Pixar è tornata

Dopo i recenti flop, sia di pubblico che di critica, la Pixar di Jim Morris e Pete Docter torna su una pellicola che nove anni fa aveva incantato tutti, diretta proprio da quest’ultimo, producendone il sequel nel tentativo di risollevare la casa di produzione californiana. L’unico rischio derivante da questa operazione è stato affidare la regia ad un’esordiente, scelta che si è rivelata subito vincente.

Inside Out 2 è tra i migliori sequel mai creati dalla Pixar, è una pellicola incredibile pressoché esente da difetti, eccetto per il ritmo forse troppo frenetico. Si torna a far riflettere ed emozionare grandi e piccoli tramite un ottimo approfondimento psicologico della protagonista che riesce ad allargarsi e a comprendere la psiche di tutti.

Riley è cresciuta e trovandosi nella fase adolescenziale sono arrivate nel quartier generale gestito da Gioia delle nuove emozioni, Ansia, Imbarazzo, Gelosia e Ennui (Noia). Ognuna di esse è caratterizzata alla perfezione, dalla prima inquadratura divengono memorabili tanto quanto quelle del primo film, il design è incredibile e il sorprendente ruolo dato ad Ansia è quel quid che permette l’immedesimazione totale di ognuno di noi grande o piccolo che sia.

Tutti abbiamo sofferto di ansia di qualunque tipo, dalle piccole cose come un compito in classe o l’appuntamento con la ragazza che ci piace fino a quelle più grosse, cosa fare in futuro, costruire una famiglia, gestire dei figli e mille altre cose. L’ansia è insita nell’animo umano ma non è cattiva va solo imparata a gestire, come vediamo qui in una spettacolare sequenza finale che la contrappone a Gioia che placa questo turbinio di ansie che stava dominando la mente di Riley e dal conseguente dialogo finale tra le due emozioni pregno di significato.

inside out 2

Inside Out 2 – Perché ci è piaciuto

Inside Out 2 è un film sulla consapevolezza di noi stessi, sull’imparare a gestire le nuove emozioni che costantemente subentrano nella nostra vita, sull’accettare anche i momenti brutti e non cancellare mai i ricordi seppur negativi poiché servono anch’essi a creare la nostra coscienza.

Questo viene rappresentato magistralmente dal regista sul finale, che ci regala una sequenza memorabile con Riley sul campo da Hockey che quasi danza verso il suo futuro una volta ottenuta la consapevolezza di sé, il tutto reso ancora più emozionante dagli straordinari violini del maestro Michael Giacchino che qualunque cosa tocca diventa oro.

Nonostante possa sembrare incentrato solamente su Ansia anche le altre nuove emozioni hanno il giusto spazio, ognuna ha la sua funzione per ciò che il regista ci vuole dire. Ovviamente quelle del film precedente rimangono personaggi perfetti è una gioia per gli occhi vederle avventurarsi e perdersi nella mente di Riley, qui rappresentata esteticamente ancora meglio della scorsa pellicola.

L’ironia torna ad essere sottile, com’è sempre stato in Pixar, non si percepisce la volontà di far ridere per forza come invece era accaduto nelle ultime opere, qui è sempre ben dosata e canalizzata bene in determinati personaggi quali per citarne due Paura e Imbarazzo.

Inside Out 2 è senza dubbio un passo avanti al precedente, è cresciuto qualitativamente di pari passo alla protagonista. Può essere considerato a tutti gli effetti una seduta di terapia per ogni spettatore, che uscirà dalla sala con una consapevolezza diversa. Finalmente la Pixar è tornata a fare la Pixar.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *