Esce nelle sale italiane giovedì 21 marzo 2019 Il professore e il pazzo, un film di Farhad Safinia, con Mel Gibson e Sean Penn. Distribuito da Eagle Pictures, il film dura 124 minuti.
Il professore e il pazzo
Il professore e il pazzo è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Simon Winchester. Nel 1857 il professor James Murray (Mel Gibson) viene incarico di creare un nuovo vocabolario, che contenga tutte le parole inglesi utilizzate. Una richiesta che pare impossibile da realizzare, già molteplici emeriti professori titolati si sono cimentati in questa epocale impresa, fallendo miseramente. Il piano del professor Murray invece, sembra, sulla carta, destinato al successo. Come saggiamente spiega lui, per un lavoro del genere servirebbero 100 anni di una persona, ma se si mettessero a lavorarci 100 persone, basterebbe un anno solo.
E dove trovare 100 persone che collaborino a questa missione? Semplice, rivolgendosi a tutte, ma proprio a tutte le persone che parlano inglese. Se ogni persona invia una parola, con il significato e le citazioni letterarie in cui questa parola è usata, il dizionario si potrebbe completare in maniera molto più veloce. Ora, sinceramente sullo schermo tutta questa storia di dover trovare citazioni in cui le parola viene usata, nel corso di tutti i secoli è davvero confusionaria.
Nel senso che genera davvero un gran casino, non solo nel film (con sfoghi di rabbia e frustrazione e schemi immensi di foglietti) ma anche in sala, dove per capire cosa vuole fare Murray per inserire voci e citazioni nel dizionario ci si deve mettere d’impegno. E comunque questo metodo funziona poco e ci mette un infinità di tempo (non oso pensare se avessero affidato la spedizione delle parole alle poste italiane…).
Due vicende che sembrano non avere nulla in comune, e non hanno nulla in comune fino a circa metà film, quando Minor, trova in un libro l’appello di Murray, di spedire parole per il dizionario e decide di collaborare, riuscendo a inserire più di 10mila voci.
Il professore e il pazzo – Il trailer
Ora, Mel Gibson e Sean Penn straordinari nell’interpretazione. Il film invece è abbastanza lento, è un film staccato che poi si unisce alla fine, intrecciando le vicende dei due uomini in un unico filo conduttore. Ma, almeno a me, non ha convinto fino alla fine. Troppo spesso sullo schermo succede qualcosa che si impiega troppo tempo ad analizzare per cercare di capire. Troppo spesso si arriva a un punto morto (che poi è sempre lo stesso, ovvero l’arenarsi del progetto dizionario) che ogni volta viene risolto in modi abbastanza insipidi (compare sempre qualcuno che difende a spada tratta Murray).
Si è cercato di mettere forse troppo, e in effetti 124 minuti sono un tempo lungo per un film del genere. In conclusione, non è un film leggero in alcuni punti è davvero crudo (e vi giuro che in una scena ho distolto gli occhi, anzi in due scene ora che ci penso). Mi sento di consigliarvelo se amate uno dei due protagonisti.