I peccatori – Il ritorno del binomio Coogler-B.Jordan

I peccatori è un film di genere horror fantasy diretto da Ryan Coogler con protagonisti Hailee Steinfeld e Michael B.Jordan. La pellicola uscirà solo in sala a partire dal 17 aprile distribuito da Warner Bros.

di Michele Scarperia

I peccatori

I peccatori

Il film, ambientato a metà degli anni 30′ del 900′ anni della segregazione negli Stati Uniti, racconta la storia di due fratelli gemelli Elijah e Elias Smoke (Michael B.Jordan) che dopo aver vissuto a Chicago decidono di tornare nella loro città natia per ricominciare lasciandosi il passato alle spalle. Egli troveranno una sgradita sorpresa ad attenderli ben peggiore di ciò che volevano lasciarsi indietro.

Il trailer del film

L’omaggio di Coogler alla cultura afroamericana

Si rinnova la premiata ditta Coogler-B.Jordan, dopo i successi “Creed-Nato per combattere” (2015) e “Black Panther” (2018), questa volta per raccontare un dramma in salsa fantasy-horror con l’intento di omaggiare la cultura afroamericana e condannare gli Stati Uniti del passato e del presente.

Intento che si può affermare sia pienamente riuscito. “I peccatori” è una pellicola che con ogni elemento profilmico celebra tutta la bellezza degli usi e costumi afro, dal misticismo esoterico al blues passando alla danza. Massima summa della poetica di Coogler è una scena, destinata a divenire iconica, nel mezzo del film girata in piano sequenza con la musica che diviene diegetica e unisce presente e passato della storia dei neri in America.

La scelta del regista di ambientare praticamente l’intera pellicola in un granaio, all’interno del quale venivano schiavizzati i neri e trasformarlo nel luogo di totale libertà di essere se stessi, è geniale. Ancor di più quando crea il binomio metaforico interno-esterno, nel quale l’interno è l’unico posto sicuro in cui i protagonisti possono vivere in tranquillità mentre l’esterno impervio è simbolo di un Paese che da sempre li schifa pur spacciandosi per suo salvato. Binomio rappresentato perfettamente anche a livello cromatico dalla straordinaria fotografia di Autumn Dulard, si ha un netto stacco cromatico tra l’interno caldo, accogliente e l’esterno in cui prevalgono tonalità fredde e cupe.

Cura nell’uso del colore che troviamo pure per la caratterizzazione dei due gemelli protagonisti, interpretati magistralmente da Michael B.Jordan che unisce la sua solita prestazione attoriale muscolare ad un registro più drammatico funzionando alla grande, uno caratterizzato dal rosso e uno dal blu. Colori non casuali ma che rappresentano rispettivamente sangue e cielo, non vado oltre nell’approfondimento onde evitare spoiler ma alla visione del film sarà chiaro allo spettatore.

I peccatori

I peccatori – Perché vederlo

Coogler utilizza sapientemente l’elemento fantasy della pellicola, i vampiri, rendendoli simbolo di quell’America fatta di apparenze, sogni e promesse ma che appena nota la diversità non vede l’ora di mangiarti vivo appropriandosi della tua cultura. Il regista non tradisce l’immaginario classico della creatura dai canini sporgenti donandogli tutte le caratteristiche tipiche e rendendoli a suo modo affascinanti e carichi di erotismo.

I comprimari sono tutti memorabili, grazie ad una sceneggiatura impeccabile in due ore e poco più di pellicola ti vengono caratterizzati bene tutti i personaggi e presentate in modo efficacie due storie d’amore differenti, cosa di questi tempi ormai rara.

Il lato tecnico rappresenta l’ennesima nota di merito di un film che rasenta la perfezione, la regia di Coogler citata prima ci regala innumerevoli sequenze iconiche, la colonna sonora di Ludwig Goransson che unisce il blues dell’epoca al rap/pop attuale è colonna portante del film e menzione speciale per gli effetti speciali sempre estremamente credibili.

“I Peccatori” è un’inno alla libertà di essere neri, un’omaggio ad un popolo tormentato da secoli, senza dubbio una pellicola destinata a divenire simbolo per intere generazioni.

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