Recensioni film: con Final Destination 5 di Steven Quale tornano gli effetti speciali 3d…

E’ uscito il 7 di ottobre ed è quindi attualmente nelle sale questo film americano genere horror che “stranamente” a mio avviso, è stato definito tra i migliori della serie. Qui sotto trovi una recensione dettagliata.

La storia del film

di Francesca Muscella

locandina ufficiale del film final destination 5

L’eterna lotta dell’uomo per sfuggire alla morte, la fragilità della vita umana di fronte al disegno beffardo del destino (elemento, quest’ultimo, che si avverte fin dalle prime immagini della sigla iniziale) ingredienti che si trovano tutti all’interno del sequel più lungo della storia del cinema: Final Destination. Infatti, la prima avventura incominciò nel 2000, noi avevamo già parlato del quarto episodio, ed ora si conclude con l’ultimo lavoro, Final Destination 5, firmato dal regista Steve Quale, tra l’altro, alle prese con la sua prima opera.

Quest’ultimo capitolo ricalca l’idea dei lavori precedenti, cioè la furia di qualcosa che esiste ma non si può né vedere, né combattere: la morte, la più oscura e sinistra delle nostre paure; insomma una partita persa già prima del suo inizio.

I protagonisti

un'immagine del film

I protagonisti sono degli attori di noti telefilm americani da Heroes, a Beautiful: Sam Lawton (Nicholas D’Agosto) “il veggente”, Molly Harper (Emma Bell) la fidanzata di Sam, Peter Straume (Miles Fisher) miglior amico di Sam, Candice Calera (Ellen Wroe) la fidanzata di Peter, Isaac Tuner (P. J. Byrne) cinico e parassita collega di lavoro, Olivia Reynolds (Jacqueline Maclnness Wood) la bella ragazza dai capelli lunghi e occhiali, Nathan Gregory (Arlen Escarpeta) il capo degli operai in fabbrica, con la partecipazione straordinaria di Tony Todd nel ruolo di Bludworth, la “guida” dei nostri sfortunati eroi.

La trama

La trama è abbastanza sempliciotta, tutto comincia con una gita di lavoro in autobus, dei lavori stradali sul ponte che impediscono la prosecuzione del viaggio e minano la sicurezza dei viandanti (tra l’altro anticipati sulla locandina), un sogno premonitore la chiave di tutto per sfuggire alla Morte, almeno in apparenza….

Ma tutto ha un suo disegno e non si può avere il destino tra le proprie mani.

La particolarita’ del film: le trovate geniali…

Ciò che più stupisce sono le trovate geniali che creano attesa e suspance, lasciando lo spettatore inchiodato sulla poltrona, si tratta di situazioni apparentemente tranquille del vivere quotidiano, un allenamento in palestra, un massaggio, una semplice operazione chirurgica, che si trasformano in una serie di coincidenze improbabili (ricordano i video divertenti di Paperissima), situazioni assurde che precedono il momento clou: la morte dei poveri ragazzi.

Geniale è il finale, qui si rivive una situazione iniziale del primo Final Destination, lasciando presagire che non ci sarà mai una fine.

Spettacolari sono i tanti effetti speciali in 3D che arricchiscono il film e rendono la pellicola altamente realistica.

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