Ha debuttato lo scorso 27 novembre al Teatro Kismet di Bari lo spettacolo teatrale E la felicità, prof? diretto da Giancarlo Visitilli (autore dell’omonimo libro) e Riccardo Spagnulo, nuova produzione Teatri di Bari, in collaborazione con la Cooperativa sociale I bambini di Truffaut.
E la felicità, prof?
Il libro di Giancarlo Visitilli racconta il dialogo tra un professore ed i suoi alunni all’ultimo anno di scuola superiore. Tra disillusione e coraggio sono proprio loro, ragazzi baresi che si preparano alla ‘maturità’ ad insegnare agli adulti cos’è o cosa vorrebbero fosse la felicità, in un mondo, quello della scuola, che Visitilli mostra spesso e volentieri inadeguato a comprenderli veramente.
E la felicità, prof? ha da poco superato le 30000 copie ed è nuovamente esaurito in Italia. L’autore ha annunciato durante il talk con il pubblico che da gennaio uscirà una nuova edizione con l’aggiunta di nuove storie.
La trasposizione teatrale
Dal libro è nato lo spettacolo teatrale, con la regia dello stesso Visitilli insieme a Riccardo Spagnulo, anche protagonista (alternandosi con l’attore Luigi D’Elia) nei panni di un professore di Lettere immerso nella quotidianità di un’immaginaria classe.
Visitilli cerca di raccontare, nel libro prima e nello spettacolo poi, come si possa oggi vivere la scuola. I due autori hanno fatto un lavoro di trasposizione straordinario creando un giusto equilibro tra la forza nuda dell’unico e solo interprete e la sottile costruzione di affettività e sentimenti che è il mondo della scuola negli occhi dei ragazzi.
Luigi D’Elia (che ho potuto vedere in scena) si è dimostrato una presenza scenica molto forte che ha letteralmente indossato lo spettacolo facendolo suo.
L’attore brindisino ha dichiarato che questa è stata una grande esperienza di controllo della competitività dovendo alternarsi in scena con Riccardo Spagnulo che è non solo barese (come l’ambientazione del libro e dello spettacolo) ma anche coautore dello spettacolo. Rispetto alla versione di Spagnulo, D’Elia non si è volutamente mai calato nei personaggi, restando il professore ‘straniero’ che li racconta, li evoca e li ricorda.
E la felicità, prof? – L’opinione dell’autore
Non è stato facile lavorarci soprattutto nel lavoro di selezione delle storie. Non c’è rischio della retorica nonostante siano vissuti che tutti conosciamo. E’ un forte impatto innanzitutto emotivo. Uno spettacolo come questo denuncia delle emozioni di cui è difficile parlare (e figuriamoci spiegarle o viverle).
In tutti i personaggi che abbiamo scelto abbiamo raccontato il mondo della scuola, certo non è esaustivo, c’è tutto l’essenziale di quello che ho raccontato nel libro, 29 storie tutte reali che ho incontrato nel mondo della scuola e 7 nella cooperativa sociale I bambini di Truffaut e quindi bambini e bambine che sono stati a noi affidati.
Molte di queste storie non sono finite nello spettacolo ma parte del loro vissuto li abbiamo fatte in qualche modo rientrare nelle altre storie.
Giancarlo Visitilli
Lo spettacolo, a partire da lunedì 28 novembre ha iniziato la sua tournee tra i teatri e le scuole della Puglia.