E’ da quando nel luglio 2011 cominciarono le riprese del film di Woody Allen che tutti, romani e non, aspettavano con grande ansia il momento dell’uscita in sala.
di Daniele Meloni
Anteprima film: Cinemio c’era…
E dopo almeno tre cambi di titolo, dal fantomatico Bop Decameron al preferito da Benigni Only in Italy, ecco che finalmente esce in quasi 600 copie To Rome with love e noi di Cinemio eravamo tra i fortunati ad essere accreditati per l’anteprima.
Ed allora togliamolo questo velo sulla sceneggiatura come sempre top-secret di questo lavoro; To Rome with love è una commedia molto leggera che usa la metropoli italiana come macrocosmo dove si muovono ogni giorno milioni di storie di vita, d’amore, di passione tra persone in questo caso italiane e americane.
Breve cronistoria della conferenza stampa
Allen comincia a raccontare con tono molto pacato ma con quella sua voce che sembra sempre insicura (ma non lo è) il suo amore per l’Italia e per Roma, che ringrazia per la grande ospitalità, spiega con calma tutti i personaggi da lui creati, rimanendo un pò vago solo su quello interpretato da Alec Baldwin:
“E’ un personaggio che ho creato senza sapere bene che ruolo avesse, potete dargli quello che volete voi!”
ed esilarante quando racconta di un suo futuro film a Copenaghen:
“Io non ci sono mai stato, fa anche un po troppo freddo, ma a chi è venuta questa idea?”.
Poi il genio in una battuta, dopo 20 minuti di elogi che Penelope Cruz gli dedica lui la guarda e gli fà:
“Piccola adesso ti sei scaldata, puoi cominciare”.
Roberto Benigni è invece un fiume in piena ogni domanda diventa uno show, cominciando con divertenti aneddoti sulla scelta del ruolo:
“mi hanno consegnato la sceneggiatura senza dirmi niente, dopo 10 minuti me l’hanno strappata dalle mani e mi hanno detto: accetti?”, “Solo al primo ciak ho capito di essere stato chiamato dal Maestro”
poi ringrazia Allen per questa grande opportunità e per avergli affiancato un cast tanto importante.
Infine si sposta sull’Italia e sulla situazione politica:
“Quando abbiamo girato il film c’era il nostro caro Presidente del consiglio, c’erano le escort, Bossi…c’era il sole! Adesso piove, ci sono gli esodati, c’è Monti…è la fine!”
e poi abbina un film di Allen all’attualità:
“Prendi i soldi e scappa, ma solo prendendo i soldi, senza scappare!”.
Ogni parola dei due premi Oscar è spettacolo allo stato puro, mettono in ombra anche il resto del cast, dove di certo spicca l’elegante bellezza della Cruz che si dimostra molto affabile rispondendo alle domande in un perfetto italiano, mentre Baldwin e Eisenberg sono veramente i due opposti dello stereotipo americano, Jesse è tranquillo, alternativo e belloccio quanto basta, mentre Alec è la sua proiezione futura, stanco, imbolsito e con un fascino dato dalle rughe e dall’esperienza che gli segna il volto.
In fondo a questa giornata resa stressante da un servizio d’ordine esageratamente severo, resta la grande emozione per aver incontrato figure che hanno cambiato la storia di questa arte, l’unica cosa che mi è mancata è stata poter saltare al collo di quei due fenomeni e ringraziarli per tutte le emozioni che ci hanno e continueranno speriamo in eterno a regalarci.
La storia
Le storie che Woody ci racconta sono quattro: il famoso architetto John (Alec Baldwin) che ha abbandonato sogni artistici per vendersi ai soldi dei mega centri commerciali è in vacanza a Roma, dove ha vissuto duranti gli anni degli studi. Stufo della compagnia dei suoi amici si perde per le vie di Trastevere dove incontra Jack (Jesse Eisenberg) un giovane molto simile a lui.
John comincia a seguire Jack nella sua avventura e lo vede innamorarsi pazzamente di Monica (Ellen Page) l’affascinante e pericolosa amica della ragazza Sally (Greta Gerwin) e con lui rivive tutto quello che anni prima aveva vissuto in prima persona.
Nello stesso momento si vede arrivare a Roma il regista di opera in pensione Jerry (Woody Allen) con la moglie Phyllis (Judy Davis) per conoscere il fidanzato italiano della figlia Hayley (Alison Pill) Michelangelo (Flavio Parenti).
Jerry ha una grande sorpresa quando sente cantare sotto la doccia il padre di Michelangelo, Giancarlo (il tenore Fabio Armiliato) che di mestiere fa l’impresario di pompe funebri ma canta arie come se fosse alla scala.
Convinto del grande talento Jerry si impegna a promuovere Giancarlo al grande pubblico così da dare di nuovo splendore alla propria carriera.
Nella periferia romana invece c’è Leopoldo Pisanello (Roberto Benigni) persona noiosa dalla vita monotona che una bella mattina si sveglia e scopre di essere l’uomo più famoso d’Italia senza sapere il perché. Di punto in bianco è richiesto da tutti i programmi tv, rincorso da orde di paparazzi e desiderato da donne meravigliose, ma ben presto Leopoldo si renderà conto del prezzo della fama.
E infine Antonio (Alessandro Tiberi) arriva da Pordenone a Roma per far colpo sui suoi parenti e su importanti personaggi di potere che potrebbero dargli un lavoro esclusivo nella Capitale, accompagnato dalla dolcissima moglie Milly (Alessandra Mastronardi).
Per incomprensioni e casualità i due si separano per un giorno e Antonio dovrà far passare una sconosciuta escort (Penelope Cruz) per sua moglie mentre Milly si troverà ad essere corteggiata dalla leggenda del cinema italiano Luca Salta (Antonio Albanese).
Dopo Parigi, è Roma al centro dell’attenzione di Woody Allen
Woody Allen porta finalmente il suo cinema nella nostra Capitale e To Rome with love è per il suo scopo un film ben riuscito visto che riesce per tutta la sua durata a divertire ed interessare, regalando anche una serie di battute che entrano di diritto nell’ “enciclopedia alleniana”.
Il regista americano fotografa Roma nel modo migliore, ogni immagine è una vera e propria cartolina che arriverà dritta al cuore del pubblico oltreoceano e speriamo possa far innamorare ancora di più quel popolo italiano poco avvezzo al campanilismo, ogni angolo della città è speciale, dal Colosseo alle viuzze del quartiere Trastevere, dall’architettura moderna dell’Auditorium alla periferica Garbatella.
Il “mitico” Roberto Benigni
Le storie sono tutte molto divertenti ma è ovvio che un giudizio particolare va a Roberto Benigni che entra come solo lui sa fare nel ruolo dell’uomo qualunque e chi più di lui, icona italiana riconosciuta in tutto il mondo, poteva avere difficoltà in questo ruolo.
Ed invece Roberto indossa alla perfezione la maschera della normalità, dell’anonimato, della routine per poi stupirsi in maniera naturale di tutto quell’immotivato successo che lo travolge, ne escono fuori situazioni surreali e forse l’episodio che più ci riporta ad un attualità fatta di finte star che si accendono e spengono solo con un colpo di telecomando.
La bravissima Penelope Cruz
Per il resto da segnalare la sempre bravissima Penelope Cruz che riesce a disegnare una moderna escort capace di non essere mai volgare ma intelligente e quasi psicologa nei confronti dello stralunato Antonio.
Tutto il resto del cast si conferma azzeccato ed in forma e siamo molto felici di vedere così tanti attori italiani sotto i riflettori di Hollywood e tra i tanti non vogliamo dimenticare un piccolo cammeo di Riccardo Scamarcio, ladruncolo in albergo che farà veramente divertire.
In questo caso non essere di parte è difficile, noi amiamo già questo film perché Allen ci ha fatto un grande regalo venendo a lavorare qui da noi e già solo per questo vi invitiamo ad andarlo a vedere, ma restando al recente passato To Rome with love e molto superiore rispetto a Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni e anche un gradino sopra a Midnight in Paris.
Lo spettacolo continua in conferenza stampa dove abbiamo avuto la fortuna di entrare noi di Cinemio e possiamo dire subito che vedere da vicino queste figure leggendarie è veramente emozionante.
Woody Allen e Roberto Benigni hanno il carisma dell’icona e solo ascoltarli ti fà rendere conto di quanta grazia possano emanare, sono due personaggi agli antipodi ma proprio per questo si possono amare indistintamente.
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