The Raid è un film d’azione indonesiano del 2011, scritto e diretto da Gareth Evans. Nel cast troviamo Iko Uwais, Donny Alamsyah, Ray Sahetapy, Yayan Ruhian e Joe Taslim. Prodotto con un budget di circa un milione di euro, ad oggi è considerato uno dei migliori action movie di sempre, vincendo anche diversi premi, come il Premio Dublin Film Critics Circle come miglior film. The Raid inoltre è stato ideato come una trilogia, e i primi due capitoli sono visibili su Amazon prime video.
The Raid
Un corpo speciale di polizia, attua una missione per entrare e prendere possesso di un palazzo, comandato da un signore della droga. Il palazzo è una specie di trappola mortale, al cui interno abitano molti criminali, scagnozzi del Boss…
Adrenalina a mille e stragi di “cuori”
Quando qualcosa è fatta bene, i risultati arrivano. Non è un film campato per aria, e questo si nota anche dal fatto che, i poliziotti del film, si sono davvero “addestrati” come fossero dei Marines. Difatti ogni singola azione sembra molto realistica, ci sembra di assistere ad un vero e proprio blitz della polizia.
Non c’è un solo secondo di tregua, perché avviene tutto in fretta e il cuore batte all’impazzata. Una violenza di quelle mai viste, sangue ovunque e
gente che corre col machete alla Jason Voorhees.
Vi dico la verità, in alcuni punti non sembrava più manco un action movie, ma più un horror/zombie, dove i buoni si nascondono e i cattivi sono in cerca di “carne”… Da film d’azione misto ad arti marziali, si trasforma in
una specie di Survival, con un crescendo adrenalinico da paura. Si, me la sono fatta sotto anch’io…
C’è veramente di tutto, cecchini, sparatorie viste in primo piano col sangue che schizza pure sul televisore, coltelli alla John Rambo che trapassano intere trachee, porte rotte che servono per infilzare teste di criminali, e mattonelle spaccate a suon di testate… AHIA!
La cosa assurda è che non sembrano manco finte, a me viene il dubbio che qualcuno sia morto davvero… The Raid è più reale di quanto sembri e fa più “paura” di un It moderno…
The Raid, Dragon Ball ambientato nel “Distretto 13″…
La storia del palazzo, che si trasforma in una sorta di trappola infernale, per qualche verso somiglia all’opera di Carpenter, “Distretto 13“. Un’ansia che ti colpisce allo stomaco, per sequenze da capogiro dove la paura la puoi afferrare per mano.
Ora però, Immaginate se in quel distretto, non ci fossero solo poliziotti, ma poliziotti alla Goku, capaci di menare fino a 20 criminali alla volta. Ecco, The Raid è anche questo.
I proiettili si sa, non sono infiniti, a meno che non partecipiate a qualche plagio turco tipo Turkish Rambo, ma quella è un’altra storia. Quando le munizioni finiscono, è ora di darsela a gambe, non per scappare però, ma per tirare calci rotanti alla Street Fighter.
Oltre alle bellissime sequenze sparatutto, a rubare la scena, essendo un film “orientale”, non potevano mancare le arti marziali. Ma credetemi, non scene alla Jackie Chan, qua si fanno male davvero, si sente proprio il rumore delle ossa che si spezzano…
C’è un tizio, Mad Dog, che a vederlo non gli daresti un euro. Basso, coi baffi alla Pablo Escobar e nemmeno “muscoloso”. È Rambo versione Mario Bros,
non trovo una similitudine migliore… Non gli piacciono le armi, così tutti i buoni li ammazza a mani nude, picchiandoli a morte… Senza spoilerarvi, vi dico che c’è un combattimento tra lui e due dei “buoni”, che mi ha fatto pensare che qualcuno sia morto davvero… Allucinante e devastante… Nella botte piccola, c’è sempre il vino buono!
Giudizio personale
Visionato sotto consiglio di un amico, The Raid mi è entrato nel cuore, uno di quei film che guarderesti ogni giorno. Ti tiene incollato alla sedia per tutta la durata, ti manda il cuore a mille e a fine visione ti senti un Jet Li…
Azione, Kung fu, sangue, proiettili, testate, accoltellamenti, muri sfondati e colli spezzati, e chi più ne ha più ne metta. Non posso descriverlo a parole, il mio unico consiglio è di guardarlo, per forza. Perché se ha un rating molto alto, non è solo un caso… Occhio però che nel visionarlo, potreste farvi male sul serio…
Se il film ti è piaciuto, dai uno sguardo alle altre nostre recensioni “orientali” come Snowpiercer e gli altri articoli della mia rubrica.