Avvincente e invidiabile storia al femminile. Film sull’emancipazione, sulla lotta al razzismo, sulla problematicità sociale, sulla necessità di cambiare vita e rinascere. Evelyn (K. Bates), sovrappeso e frustrata donna di mezza età, conosce Ninny (J. Tandy) in una casa di riposo per anziani.
L’ottantenne la appassiona raccontandole dell’amicizia tra Ruth (M.-L. Parker) e Idgy (M. Stuart Masterson) e della loro avventura nella gestione del Whistle Stop Café alla fermata di un treno; specialità pomodori verdi fritti.
Evelyn profondamente insoddisfatta della sua vita, da ascoltatrice si trasforma in allieva di una lezione di vita: l’emancipazione femminile. Così si lascia incoraggiare dai racconti della donna, e individua dentro sé, la necessità di cambiare .
Towanda sarà il nome di battaglia da trionfatrice dopo la resurrezione da una vita non vissuta. Intreccio narrativo consente alle due donne di vivere (per Evelyn) e rivivere (per Ninny), momenti meravigliosi.
Quattro personalità di donne differenti che si trovano ad affrontare difficoltà che risolveranno a testa alta, emancipoandosi, nonostante il periodo fosse contaminato dalla discriminazione razziale e ingiustizie sociali. Storia commovente che ci coinvolge attraverso l’intreccio narrativo delle quattro donne.
Critica
Film drammatico del 1991 diretto da Jon Avnet e tratto dal libro di Fannie Flagg Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop. Il regista, però non si è attenuto completamente alla storia del libro. Manca Artis O. Peavey, un personaggio apprezzato nel romanzo e soprattutto l’intreccio amoroso tra le due protagoniste del racconto di Ninny, Ruth e Idgy.
Nonostante l’assenza di un esplicita storia d’amore tra le due, non mancano spunti di riflessione e segnali visibili tali da permettere allo spettatore di codificare il tutto.
Sinceramente mi aspettavo un bacio che non c’è stato ma velatamente nascosto si intravede in alcuni spezzoni del film. Basta volare con l’immaginazione. Un’avvincente storia al femminile di cui sicuramente si invidieranno caratteri e evoluzioni, temperamento e carattere.
Idge è la protagonista indiscussa del film. Ribelle , selvaggia e determinata. È lei che sorregge tutto, che ispira le protagoniste, che ammalia con i suoi racconti, che con la sua arguzia scova le soluzioni migliori. Il parallelismo della storia si regge su di lei. Il film ci colpisce e impressiona nella sua genuinità. Da vedere.
Il film ha una scena iniziale nella quale il ragazzo rimane incastrato dello scambio delle rotaie e viene travolto da un treno.
Una scena identica c’è in un film degli anni (credo) ’50 in bianco e nero che, se mi ricordo bene (ero molto giovane quando lo vidi) ha una storia molto simile a quella di questo film, tanto da farmi credere che Pomodori verdi fritti alla fermata del treno fosse un ramake. Poi però vedendo che è tratto da un romanzo scritto nel 1987, capisco che non sia possibile. Ma la scena è praticamente identica e la storia molto simile.
Sapreste darmi una mano a rintracciare il vecchio film in b/n
Grazie
Ciao Rudy ti ringrazio per il commento
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Antonella