Planetarium è il terzo film della regista francese Rebecca Zlotowski che ritorna in Italia per presentare il suo nuovo film all’interno della rassegna “Randez Vous del cinema Francese” a Roma, dopo l’esperienza Fuori Concorso alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia. Quest’opera è totalmente differente da Gran Central (2013) che ha uno stile molto più documentaristico, mentre questa è storia totalmente di finzione, con spunti molto onirici, che tocca temi importanti, come quelli dell’antisemitismo.
Planetarium
Siamo a Parigi, alla fine degli anni 30, all’inizio della seconda guerra mondiale. Le due sorelle americane Laura e Kate Barlow (Natalie Portman e Lily-Rose Depp), si ritrovano in trasferta per via del loro lavoro, praticando sedute spiritiche. Qui vengono contattate da Andrè Korben (Emmanuel Salinger), un regista molto eccentrico, che vuole provare a realizzare dei piccoli documentari, riprendendo le sedute, cercando di catturare l’occulto, quello che l’occhio non riesce a vedere realmente. Improvvisamente si ritroveranno risucchiate in una realtà più grande di loro, dove esistono regole a cui non sono abituate e che devono rispettare per contratto.
La pratica delle sedute spiritiche
La regista si è ispirata alla storia delle sorelle americane Fox che alle fine del diciannovesimo secolo inventarono la pratica dello spiritismo e che iniziarono ad avere adepti in tutto il mondo. Però non tutti avevano il dono, e le sedute spiritiche erano spesso utilizzate da ciarlatani che, facendo credere alle persone di poter comunicare con i morti, truffavano i vivi, utilizzando delle vere e proprie messe in scena, per far sembrare il tutto il più reale possibile. Proprio come si vede nei film di genere, che trattano di questi argomenti. In quest’ultimo periodo, sono nate molte trasmissioni televisive che trattano di questo argomento. Il punto è: come si fa a capire se una persona ha veramente il dono della veggenza?
Se ne è persino occupato Woody Allen nella commedia Magic in the Moonlight (2014), e se ne parla nel recente thriller di Olivier Assayas “Personal Shopper” (2016). L’intento è quello di rappresentare ciò che non è definito, un enorme gioco della finzione nella finzione, sullo sfondo di accadimenti che cambieranno per sempre la storia dell’umanità intera. Il problema è che, per come è sviluppata la sceneggiatura, non si capisce ad un certo punto dove ci vuole trasportare, apparendo tutto un po’ confuso.
Il titolo Planetarium è molto suggestivo ed è un forte riferimento tra noi e l’intero universo e le energie che ci connettono.
Le protagoniste
Natalie Portman già conosceva la regista, e non ha avuto difficoltà ad accettare il ruolo della sorella maggiore. Fu lei a presentarle Lily-Rose Depp, che reputò essere perfetta per il personaggio. La Portman ha sempre cercato di portare sullo schermo donne molto diverse tra loro.
Il film uscirà nelle sale il 13 aprile 2017 distribuito da Officine Ubu.