“Marie Heurtin – dal buio alla luce” (2015) di Jean-Pierre Améris. Tratto da una storia vera del 1800.

Dal 3 marzo 2016 al cinema Marie Heurtin – Dal buio alla luce del regista Jean-Pierre Améris, che racconta la storia vera del rapporto tra una ragazza sorda e cieca e la suora che se ne prese cura.

Marie Heurtin

Marie Heurtin – dal buio alla luce

Marie Heurtin – Dal buio alla luce

Tutti conoscono la straordinaria vicenda di Helen Keller (1880-1968) portata sullo schermo con il film Anna dei Miracoli (1962) di Arthur Penn, sorda e cieca da quando aveva 19 mesi, che grazie all’aiuto della sua istitutrice imparò a interagire con il mondo, diventando poi scrittrice, insegnante e attivista per i diritti dei disabili. Una storia molto simile avvenne negli stessi anni in Francia a Marie Heurtin (Ariana Rivoire) , una ragazza nata nel 1885, vissuta in campagna in maniera molto libera, senza sovrastrutture, in uno stato animalesco, dove l’olfatto e il tatto sono i suoi unici punti di riferimento.  Un giorno i genitori decidono di portarla presso l’Istituto delle suore di Larnay, vicino Poitiers, dove per la prima volta viene in contatto con Suor Marguerite (Isabelle Carrè), con la quale instaura subito un contatto, che le porterà a fare un percorso di crescita molto faticoso.

Il film è basato  in parte sui diari delle due protagoniste, che è stato possibile recuperare perché la struttura è ancora oggi funzionante. In questo luogo il regista è venuto in contatto con una realtà che gli ha permesso di comprendere più da vicino quel mondo, attraverso la vicinanza di ragazzi con gli stessi problemi e parlando con le loro famiglie.

Marie Heurtin Jean-Pierre Améris

Jean-Pierre Améris regista di Marie Heurtin – dal buio alla luce

Ariana Rivoire dà una prova d’attrice molto intensa, al suo primo debutto sul grande schermo. Il regista ha raccontato che prima di girare ha impiegato molto tempo prima di riuscire a trovare la ragazza giusta per questo ruolo molto complesso, soprattutto a livello fisico. Ha dovuto destrutturarla fino a farle ritrovare la bambina che era in lei, dove l’istinto è predominante.

Marie Heurtin

Isabelle Carrè e Ariana Revoire in una scena di Marie Heurtin – dal buio alla luce

Isabelle Carrè aveva già lavorato con il regista nel film Emotivi Anonimi (2010)  ed ha un ruolo totalmente diverso, dove incarna i panni di una suora che visse per portare a termine l’obbiettivo di educare una bambina, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Questo rapporto ha dato vitalità e senso ad una donna che era rassegnata solo a sopravvivere.

Marie Heurtin

Isabelle Carrè e Ariana Rivoire in una scena del film Marie Heurtin – dal buio alla luce

E’ in effetti Marguerite fu l’unica figura materna per Marie, che fino a quel momento era immersa nel suo mondo buio, e crescendo capisce che tutto quello che vuole per lei è per il suo bene. Le scene di lotta corporale sono molto autentiche. Era fondamentale che le due attrici riuscissero a trovare subito quell’empatia per lavorare bene insieme.

Il film sarà accessibile anche alle persone sorde e cieche, grazie alla disponibilità di copie speciali con i sottotitoli e l’app Movie Reading con audio descrizioni realizzate ad hoc.  Il film ha partecipato al Giffoni FIlm Festival, ed ha vinto il premio Variety della Critica al Festival di Locarno. Marie Heurtin – Dal buio alla luce uscirà nelle sale con Mediterranea dal 3 marzo 2016 in 30 copie.

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