Recensioni film: la regina Elisabetta II d’Inghilterra come non l’avete mai vista

Ritratto aspro e cinico della regina Elisabetta II d’Inghilterra, interpretata egregiamente da Helen Mirren. Il gossip è il nemico del film. La principessa del Galles Diana ha da poco divorziato con l’erede al trono Carlo d’Inghilterra e (Alex Jennings) e imperversano sui giornali sue foto in compagnia del suo compagno di allora Dodi Al Fayed. La regina è afflitta dai continui scatti che ritraggono l’ex principessa in atteggiamenti poco conformi all’etichetta reale e si ritrova a giudicare negativamente Diana.

Fino a quando il 31 Agosto 1997 le televisioni di tutto il mondo annunciano che la principessa del Galles è morta in seguito a un grave incidente avvenuto nel tunnel di Parigi. Il conservatorismo di Elisabetta II d’Inghilterra le impedisce di attivare una reazione emotivamente rispondente all’accaduto e si rifugia insieme alla famiglia reale nel castello di Balmoral.

Il primo ministro Tony Bleir è abbattuto dal congelamento emotivo della regina e tenta di dissuaderla dalle convinzioni reali per il bene del popolo, duramente scosso dall’accaduto. Il cinismo di Elisabetta II sarà un disagio enorme che le consentirà con estrema difficoltà di supportare il suo popolo, ormai scoraggiato  dal suo atteggiamento distante.

Critica

Oscar e coppa Volpi a Venezia per la magistrale Helen Mirren nei panni di Elisabetta II d’Inghilterra. La morte della principessa Diana mette a dura prova il protocollo di corte e il rispetto dell’etichetta. La regina si troverà ad affrontare le difficoltà provenienti dal suo congelamento emozionale.

Il popolo britannico è profondamente scosso dall’accaduto e la regina non ha le capacità adatte per affrontare il cordoglio della nazione. Il film ci offre un ritratto di Elisabetta particolarmente ostile all’animo umano, distaccata dalla sfera emotiva, imbalsamata nelle sue convinzioni conservatrici.

La sua indifferenza provocata dalla necessità di vedere la famiglia reale come un universo ormai distinto dal mondo di Diana, è ostacolato dal popolo britannico, che necessita di una dichiarazione pubblica di cordoglio e l’esibizione della bandiera a mezz’asta sopra i salotti di Buckingam Palace. Il conflitto costituzionale causato dall’assenza di reattività della regina provoca una rottura apparentemente insanabile, che sfocia in uno scetticismo della nazione, nei confronti della monarchia. Un inglese su tre è pronto a rinunciare alla monarchia.

Questo ritratto di pietra della regina è smussato dalla sua immagine dolente di fronte a un cervo morto, come a voler dimostrare che in realtà la sua emotività c’è, ma è nascosta e si commuove più per il povero animale, che per la principessa del popolo. Tutti i personaggi sono ampiamente delineati in situazioni diverse da quelle che siamo abituati a vedere in tv, in un crogiuolo di sensibilità sorprendenti.

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