Ballo ballo, musical made in Spain omaggio a Raffaella Carrà

In esclusiva su Amazon Prime tv il 25 gennaio si avrà la possibilità di vedere Ballo ballo, frizzante film musicale che omaggia le più famose canzoni di Raffaella Carrà. Il film, una coproduzione italo-spagnola, è prodotto per l’Italia da Indigo Film con Rai Cinema.

Ballo Ballo
Il manifesto italiano

Ballo ballo – Dalla Spagna con amore

Roma anni 70: Maria (Ingrid García-Jonsson), una ragazza spagnola abbandona il suo ragazzo italiano ( Giuseppe Maggio) davanti all’altare per tornare a Madrid alla ricerca di sé e di quello che veramente desidera per la sua vita.

Finisce così con l’essere scritturata come ballerina per uno spettacolo musicale che le cambierà l’esistenza e incontrando così il vero amore e il successo.

In soldoni questo è il plot di Ballo ballo, un musical made in Spain diretto da Nacho Alvarez e interamente basato sulle canzoni più celebri di Raffaella Carrà, amatissima in Spagna.

Ballo ballo – il trailer ufficiale

Una fiesta ben riuscita

Titolo originale Explota explota ( Sfrutta sfrutta inteso come prova a riuscire ), uscito in Spagna lo scorso ottobre, Ballo ballo è un film musicale frizzante che affianca le canzoni di Raffaella Carrà ( alla fine la showwoman appare in un cameo) al recitato.

La soubrette ha testualmente dichiarato a proposito del film:

Mi è piaciuto moltissimo come Nacho Álvarez ha lavorato sulle musiche, sono inserite in un modo davvero sorprendente nel film. Gli attori sono tutti bravissimi, la storia è divertente e riesce a raccontare con leggerezza un periodo storico di grande cambiamento. Nacho è stato davvero fantastico nel dirigere questo film. Sentire le mie canzoni cantate da un’altra persona mi ha dato una strana, ma allo stesso tempo piacevole, sensazione… e poi le musiche sono davvero straordinarie e si percepisce anche una forza incredibile attraverso l’intero film, che ti attraversa e riesce ad arrivarti dritta al cuore!”

Raffaella Carrà
Ballo ballo
Il manifesto spagnolo del film

Ambientato nei primi anni Settanta quando la Spagna era ancora sotto l’oscurantista regime di Francisco Franco, il film, dietro la metafora di Maria vuole marcare il desiderio di tutto un popolo di affrancarsi verso una libertà di pensiero e fi costumi. Questa voglia di libertà è simboleggiata proprio dalle canzoni di Raffaella Carrà, una donna che a suo modo ha saputo sfidare i perbenismi con i testi sottilmente trasgressivi delle canzoni e con il suo abbigliamento sopra le righe ( da ricordare il celebre ombelico in Canzonissima 70, il programma che dette alla Carrà la notorietà).

Pur nella sua semplicità, il film di Alvarez ricostruisce il clima della Spagna di quasi cinquanta anni fa, con le prime rivendicazioni femminili e di chi era costretto a vivere di nascosto le proprie pulsioni ma soprattutto è una fiesta ben riuscita , parafrasando una canzone della nostra Raffaella perché vivace nei colori di scene e costumi e per gli effervescenti motivi della Carrà.

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