Esce oggi al cinema Biancaneve, la riedizione moderna della classica favola dei Fratelli Grimm. Nel cast Julia Roberts nei panni della strega cattiva e Lily Collins in quella della protagonista. A dirigerle il regista indiano Tarsem Singh.
Biancaneve
di Daniele Meloni
Dopo la scomparsa dell’amatissimo Re (Sean Bean), la perfida moglie (Julia Roberts) assume il controllo del regno e tiene la bellissima figlia diciottenne, Biancaneve (Lily Collins), rinchiusa nel palazzo. Ma quando la principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe di passaggio (Armie Hammer), la Regina, in preda alla gelosia, relega la ragazza in una foresta vicina.
Biancaneve trova ospitalità presso una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla Regina Cattiva. Insieme ai suoi nuovi amici, Biancaneve parte alla riconquista del trono che le spetta di diritto e del cuore del suo adorati Principe.
Una Biancaneve moderna in stile Bollywood
Da uno dei registi più apprezzati nel mondo dei videoclip, l’indiano Tarsem Singh, ecco riportata sul grande schermo la favola più amata di sempre, portata al successo dalla Disney, ma che in questa versione assume tutte le sfumature più o meno velate delle problematiche del mondo contemporaneo.
C’è da dire che il tocco indiano di Singh si nota subito nei sfavillanti e colorati costumi e nei paesaggi e nelle scenografie che sembrano riprendere lo stile dell’Alice in Wonderland di Tim Burton. Se questo può essere un difetto, visto che sembra un pò forte la copiatura nei confronti di Burton, la Biancaneve di Singh vince senza dubbio per quanto riguarda la sceneggiatura ed il ritmo.
Infatti il film ha momenti esilaranti, grazie ai simpatici e sgangherati nani, briganti tutt’altro che buonisti, ma sporchi e arrabbiati e sopratutto grazie ai fantastici duetti tra la Regina Cattiva ed il suo vassallo Brighton.
Questo grazie anche all’interpretazione originale della grande Julia Roberts che si cala a perfezione nel ruolo di una regina che soffre di molte delle crisi delle donne di mezza età odierna: l’invidia verso i giovani, in questo caso Biancaneve e la ricerca continua della giovinezza. Spassoso il suo trattamento fisico “naturale” e la voglia di accasarsi con un Principe giovane ed economicamente sistemato.
Dall’altra parte il volto di Biancaneve è quello di Lily Collins che in questa circostanza ricorda proprio una di quelle eroine dei film di Bollywood, regalando una sorpresa in quello stile durante i titoli di coda, e che piano piano con lo svolgimento dei fatti diviene sempre più determinata, aprendo gli occhi verso i problemi del suo regno e verso i “richiami” del suo cuore nei confronti del Principe.
Ne viene fuori una versione femminista della favola di Grimm che si toglie di dosso la polvere degli anni passati e si rifà il trucco divenendo attuale, frizzante e ricca di significati. Un paese in crisi economica, una Regina tiranna che sperpera soldi, le tasse che piegano le gambe del popolo ed una giovane speranza che vuole riportare la felicità nel regno…e alla fine anche la mela avvelenata, non manca proprio niente in questa nuova Biancaneve tutta da vedere.