Alice In Wonderland: incontro con gli autori della graphic novel (prima parte)

Eccomi qui a raccontare ancora un incontro tenutosi a Bologna nei giorni scorsi: il periodo è decisamente ricco di appuntamenti, e del resto il tempo primaverile invoglia finalmente ad uscire un po’ di più (comunque, per non diventare troppo monotematico, la prossima settimana vedrò di rimediare parlando di qualche nuovo film in sala). Questo evento in particolare mi è stato segnalato dalla sempre attenta Antonella, e perciò la ringrazio.

L’argomento non era strettamente cinematografico, a dire il vero, ma riguardava un fenomeno che da qualche anno è ad esso integrato: la produzione di novelle a fumetti (graphic novels) tratte da film. Per le opere a grande budget questo è un meccanismo ormai collaudato, e se ad esempio consideriamo tutti gli ultimi film prodotti dalla Disney (da Up, a La Principessa e il Ranocchio e via dicendo) ognuno ha avuto il suo corrispondente libro (Disney). Così è avvenuto anche con il nuovo film di Tim Burton, il tridimensionale Alice In Wonderland: ed i tre giovani autori della relativa graphic novel hanno incontrato adulti e bambini sabato scorso nell’ambito di Bolibri (la fiera dedicata all’editoria per ragazzi).

Alessandro Ferrari (sceneggiatore), Massimo Narciso (illustratore) e Marieke Ferrari (coloratrice), hanno spiegato passo dopo passo la realizzazione della loro opera: è stato un incontro senz’altro divertente, e molto utile per avere una prima idea del lavoro di adattamento dal cinema al fumetto. Bisogna tenere presente, per prima cosa, che questo lavoro è avvenuto mentre il film era ancora in lavorazione: e dunque senza averlo visto. I tre autori avevano a disposizione soltanto la sceneggiatura, e alcune (poche) immagini sulle quali si sono basati per disegnare i personaggi.

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Il lavoro dello sceneggiatore

La prima fase dunque è questa: lo sceneggiatore “spezzetta” la storia cinematografica in alcune scene salienti. A loro volta ogni scena, ogni azione, verrà divisa in tre momenti: un “prima”, un “durante” e un “dopo”. Per illustrare questa che è un regola universale del fumetto, Alessandro ha fatto l’esempio di Paperino che scivola sulla buccia di banana: “prima” vediamo Paperino che cammina, ignaro del frutto davanti ai suoi piedi; in seguito assistiamo al momento preciso in cui il suo piede scivola sulla buccia; ed infine ci sarà ancora Paperino con il sedere per terra.

Alla fine di questo processo di “spezzettamento”, dunque, avremo indicazioni per ogni singola vignetta dovrà essere disegnata dall’illustratore: adesso la palla passa a lui, ma di questo parleremo venerdì.

Nell’attesa, vi rimando alla recensione di Alice In Wonderland (il film in questo caso) su Cinemio.

Risorse correlate

Altra interessante recensione di questo film all’interno di silenzioinsala da parte di Giuseppe Salvo.

Leggi qui la seconda parte dell’incontro a cui ho partecipato con gli autori delle graphic novels.

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