Tutte lo vogliono …un’ironica, garbata commedia su una “finzione” tutta al femminile..
Tutte lo vogliono. La Trama
Chiara (Vanessa Incontrada) è una celebre e affermata food designer ovvero si occupa della creazione di cibo “bello da guardare”. Ma se la sua vita professionale sembra andare a gonfie vele di quella privata non si può proprio dire altrettanto. Infatti, affetta dal disturbo di anogarsmia, cioè l’incapacità di raggiungere l’orgasmo, la donna partecipa a una terapia di gruppo. Ma è un totale fallimento. Una sua amica (Ilaria Spada), anche lei nello stesso gruppo di terapia, però consiglia a Chiara come poter risolvere il problema: rivolgersi a un GPS cioè a un “generoso partner sessuale”.
Chiara decide di tentare anche questa pur di risolvere questo suo problema che non poco le condiziona la vita di coppia e fissa un appuntamento con l’uomo. Ma da questo momento in poi nulla andrà come previsto. Il GPS, infatti, all’insaputa di Chiara ha un incidente e per tutta una serie di equivoci e malintesi Chiara crede che l’uomo che potrà risolvere i suoi problemi sia Orazio (Enrico Brignano) un toelettatore per cani (che molto vagamente ricorda il Vittorio Gassman dall’accento russo de La cambiale diretto da Camillo Mastrocinque nel 1959) e amante dagli animali tanto da creare dei video da postare in un sito specializzato. La commedia degli equivoci continua in un climax ascendente sino all’esplosione finale che riporta al giusto ordine dei ruoli e all’immancabile happy end.
Tutte lo vogliono. Il Trailer
Una garbata commedia per un tema intimo e delicato
Il regista Alessio Maria Federici attraverso il suo film Tutti lo vogliono, nelle sale da mercoledì 17 settembre, decide di raccontare l’universo femminile nella sua sfaccettatura più intima, nel suo disagio più privato. Infatti, affronta il tema dell’anogarsmia con ironica leggerezza, con garbata comicità e in totale assenza di volgarità. E questo certamente è il punto di forza di questa commedia cui si aggiungono le misurate e pulite interpretazioni del simpatico e romantico Enrico Brignano (che non eccede ma nemmeno rischia di allontanarsi un poco dal carattere del romano “bono de core” che lo contraddistingue) e della bellissima e raffinata Vanessa Incontrada (una moderna e più riservata Sally del film Harry ti presto Sally targato Rob Reiner). I due interpreti, infatti, certamente arricchiscono una commedia – felice di una sceneggiatura ben costruita – che in altre mani non avrebbe ragione d’essere o rischierebbe di (s)cadere nella bassa volgarità, doppi sensi e battute scontate.
I punti deboli di Tutte lo vogliono
Nonostante la bravura di regista e protagonisti il film, però, non lascia un particolare segno una volta riaccese le luci in sala. Questo forse è dovuto alla storia troppo scontata: sin dalle prime battute, infatti, già si riesce a capire come la vicenda andrà a finire. E non è ancora ben chiaro perché si sia scelto di raccontare il tutto con la formula on the road (con una scimmia) senza che questo elemento sia funzionale alla vicenda stessa.
E, se da una parte troviamo la bravura e la simpatia della coppia Brignano – Incontrada (un duo brillante per la diversità e funzionalità di ingredienti che lo compone) dall’altra troviamo quasi l’inconsistenza del personaggio (e della sua resa) di Giulio Berruti alias Raffaello. Quest’ultimo, infatti, avrebbe potuto avere più ampio spazio nella vicenda sia a livello narrativo che di sceneggiatura mentre, invece, risulta essere la sola mostra di un bel ragazzo che, però, non balla. Da tutto questo lo scontato ma positivo lieto fine che non fa male alla storia ma che non aggiunge nulla di nuovo a quanto detto durante l’intero scorrere del film.