Taranta on the road (2017) di Salvatore Allocca. Ritornare a sentirsi umani andando al di la dei pregiudizi

Taranta on the road è la nuova commedia del regista romano Salvatore Allocca. Il film racconta la storia di Amira (Nabiha Akkari)  e Tarek (Helmi Dridi) che si ritrovano all’indomani della primavera araba del 2011, a dover emigrare dalla Tunisia, cercando di superare il confine dell’Italia, per andare ad inseguire i propri sogni di libertà ed indipendenza in Francia e in Inghilterra.

Taranta on the road: la nuova sfida di Salvatore Allocca

Taranta on the road Salvatore Allocca

Il regista di Taranta on the road Salvatore Allocca

Salvatore Allocca, dopo essersi laureato al DAMS di Roma, inizia a lavorare come operatore e montatore per molti film e documentari per approdare al suo primo film nel 2011 con  la commedia “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato“. Dopo 5 anni, torna sul grande schermo per raccontarci una storia d’attualità in forma di commedia, e dal punto di vista dei due protagonisti, Amira e Tarek che fuggono per realizzare i propri sogni, sfidando la sorte, perché il viaggio che dovranno intraprendere li metterà di fronte ad ogni tipo di rischio. Nel loro cammino incontreranno tre musicisti pugliesi che fanno parte del gruppo “gli Evangelisti”, interpretati da Alessio Vassallo (“Viola di mare” (2009) di Donatella Maiorca ed “Il Giovane Montalbano”) , Emmanuele Aita e Giandomenico Cupaiolo (visto in un piccolo ruolo nel film “Anni felici” (2013) di Daniele Luchetti. 

Taranta e pregiudizi

Giandomenico Cuppaiolo, Alessio Vassallo e Emmanuele Aita

Giandomenico Cuppaiolo, Alessio Vassallo e Emmanuele Aita

Si dice solitamente che chi si occupa di arte ha una veduta del mondo molto più ampia, soprattutto una sensibilità diversa. Taranta on the road riesce attraverso l’escamotage della commedia a trattare un argomento attuale come il fenomeno dell’emigrazione e dell’integrazione,  riuscendo a spostare l’obbiettivo sulla parte umana delle persone che fanno parte di questa storia, senza tirare fuori tutti quei cliché della comunicazione televisiva che ti fanno dimenticare che queste persone fuggono dalla guerra e da situazioni di estrema povertà e che vorrebbero potersi riscattare ricostruendo la loro vita.

Taranta on the road

Helmi Dridi e Nabia Hakkari in una scena di Taranta on the road

Parallelamente scopriamo anche il mondo della musica popolare, di come sia complicato per un gruppo che non ha raggiunto un discreto successo riuscire a seguire i propri sogni, facendo un mestiere che in Italia non ha tutele e non viene riconosciuto se non come intrattenimento.

Un altro argomento che l’autore tratta con molta delicatezza è la condizione della donna, soprattutto nella cultura araba, ma non solo, dove si è relegati solo al ruolo di moglie che deve prendersi cura del marito e della famiglia, reprimendo la sua personalità, condannate ad un futuro che non hanno scelto, costrette a sposare un uomo che non amano. Questo aspetto fa molto riflettere anche sulla condizione della donna italiana e sul retaggio culturale ancora troppo maschilista, e che ancora c’è molto lavoro da fare per cambiare la testa delle persone.

Taranta on the road

Taranta on the road

Taranta on the road uscirà nelle sale il 24 agosto.

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