E dopo la recensione del film La Pecora Nera, è per me un piacere condividere con i lettori di cinemio la chiacchierata che il regista Ascanio Celestini ha fatto con il pubblico presente al Cinema ABC di Bari lo scorso 5 ottobre in occasione della prima proiezione del suo film. E c’è anche una sorpresa…
Nel vederlo ed ascoltarlo dal vivo si capisce esattamente il motivo per cui il suo film, La Pecora Nera sia stato girato in quel modo: senza scene di violenza ma capace di mostrare la tragicità della reclusione in manicomio, mantenendo però lo spettatore sempre con un sorriso sulle labbra, talvolta amaro, altre volte liberatorio. Mi è rimasta impressa una sua risposta ad un giornalista che lo intervistava riguardo il doppio aspetto comico e drammatico del film:
Il fatto di ridere o piangere è proprio quello che accade anche nei manicomi: la situazione è grottesca perchè anche davanti a quella violenza noi rimaniamo allibiti.
Ascanio Celestini è proprio così: pieno di verve e bravissimo nell’intrattenere il pubblico mentre parla di argomenti particolarmente drammatici. Io che ho seguito i suoi interventi sono riuscita a trarne alcuni piccoli video, che rendono perfettamente l’idea del modo di essere di Celestini e del significato del suo film.
Iniziamo con il discorso che ha fatto prima della proiezione. Nel video proposto Celestini parla di come dal libro, dallo spettacolo teatrale e dal programma radiofonico fatti sempre sullo stesso tema, è nato poi il film. Ad intervistarlo Antonella Gaeta, critico cinematografico, giornalista di Repubblica e selezionatrice dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
A fine proiezione c’è stata poi il momento delle domande. In questo video Celestini spiega il motivo per cui non ha volutamente introdotto nel film scene di violenza in manicomio:
Nel video che segue invece Celestini racconta da cosa è partita la sua curiosità sul manicomio e della ricerca che lui ha compiuto su tutte le tipologie di alienazione e le pressioni di tipo istituzionale:
Qui di seguito spiega, in un modo molto divertente, il personaggio di Pancotti Maurizio, uno dei compagni di scuola di Nicola:
In questo video spiega com’è avvenuta la decisione di girare il film e di mettersi davanti e dietro la macchina da presa. Mentre parlava è squillato il suo cellulare e lui…
L’ultima domanda riguarda invece le sue tante attività. Celestini è infatti attore, regista, scrittore ma anche musicista (sue alcune musiche del film). In questo video la risposta alla domanda su cosa gli piace fare di più:
Continua a leggere l’intervista esclusiva per cinemio al regista.
E per concludere un regalo ai lettori di cinemio. Il saluto speciale di Ascanio Celestini:
Fantastica intervista Anto, i miei complimenti anche per la realizzazione delle video interviste, una vera chiccha per i fan di Ascanio Celestini!
grazie Mirko!
Celestini è un personaggio davvero eccezionale e il film è sicuramente da vedere 😉
Non mancherò di andarlo a vedere, questo articolo più lo leggo e più mi piace.
Ancora complimenti, ad avercene di post di questa qualità!