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Scusate se esisto! Un’istantanea dell’Italia tra risate e sociale

Esce oggi al cinema Scusate se esisto!, il nuovo film di Riccardo Milani con l’accoppiata vincente Paola Cortellesi / Raoul Bova.

E ci risiamo direte, ancora un’altra commedia italiana. Ormai ne escono a cadenza settimanale. Ma questa volta il film ha un suo senso di esistere che non è il solo fine commerciale.  Diciamo subito che occasioni per ridere di gusto ce ne saranno di diverse. E questo non dovrebbe far notizia, essendo una commedia. Ma purtroppo ultimamente non è più così.

Con il regista di Benvenuto presidente Riccardo Milani, ritorna quella che ormai sta diventando una coppia cinematografica a tutti gli effetti, Paola Cortellesi e Raoul Bova. Cortellesi che invece fa coppia nella vita reale proprio con Milani.

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Scusate se Esisto!

L’attrice interpreta Serena, un talentuoso architetto che partendo dal suo piccolo paese della campagna abruzzese scala sempre più i gradini del successo. Laureandosi e, successivamente, partecipando a diversi master internazionali, raggiunge subito la vetta. Ma a Londra, dove al momento risiede, si rende conto che nella sua vita, costellata di successi, gli manca una cosa: il nostro belpaese. Così decide di tornare in Italia.

Dove però si troverà ad affrontare la dura realtà dell’attuale situazione lavorativa. Pur di lavorare infatti, si fingerà quello che tutti nel mondo del lavoro si aspettano che sia. Ovvero un uomo. Più o meno. E solo così potrà prender parte ad un importante progetto riguardante la riqualificazione di un quartiere popolare di Roma. Sul suo percorso troverà Raoul Bova, nei panni dell’affascinante

Francesco, proprietario di un ristorante e che darà l’opportunità a Serena di lavorare come cameriera. Facile innamorarsi di lui se non fosse che a Francesco non piacciono le donne. Ma tra i due nasce subito un rapporto intenso e una complicità che gli aiuterà a risolvere alcune bizzarre situazioni.

Scusate se esisto! Il trailer del film

Accoppiata vincente

Come detto inizialmente, i momenti di forte ilarità non mancheranno affatto. Si ride tanto grazie a diversi sketch ben confezionati. Merito anche della grande verve della Cortellesi e al suo forte affiatamento con Bova. Tra i due è palese uno spiccato affiatamento che giova tantissimo alla riuscita dei siparietti comici. Oltre a loro, davvero spassosa l’anziana zia abruzzese, che con il suo fare molto paesano regalerà perle di ilarità.

Ma oltre al lato prettamente d’intrattenimento ci sono anche temi che non vanno affatto sottovalutati. Intanto il progetto di riqualificazione urbana a cui partecipa la protagonista trova conferma anche nella realtà. Infatti il Corviale (o “Serpentone” per i romani) è un quartiere, caratterizzato da un enorme edificio, fatiscente, dove trovano sistemazione più di mille appartamenti. E il piano di riqualificazione è stato realizzato (ma non ancora attuato) da un architetto donna, che appunto è impersonata dalla Cortellesi nel film.

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Lunetta Savino, nei panni di Michela, l’assistente del capo, snocciola un altro tema di gran conto: la differenza di trattamento tra uomo e donna nel mondo del lavoro. Quasi servile nei suoi modi, con tante competenze che però rimangono nell’ombra. Perché a metterle in luce deve essere il suo superiore, l’architetto Ripamonti, interpretato da Ennio Fantastichini.

Milani a proposito: “Oggi ai vertici aziendali o istituzionali il frontman è quasi sempre una figura maschile e le donne hanno un posto secondario. La condanna ad una condizione di secondarietà è un po’ una forma mentis. In un momento di forte crisi come quello attuale, a parità di competenze spesso è più semplice affidare uno dei pochi posti a disposizione ad un maschio, per evitare magari l’inconveniente della gravidanza. Mi piace interessarmi del mio paese, credo che facendo questo mestiere sia quasi un dovere”.

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Paola Cortellesi con questa opera, si cimenta anche nel mestiere dello sceneggiatore. Ha già scritto dei testi teatrali e quelli dei suo programmi televisivi, ma questa è la prima volta per il grande schermo. Coadiuvata da altri tre mestieranti. Ben quattro firme quindi e il risultato si nota.

Clip e backstage dal film

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