Questione di cuore, il nuovo film della Archibugi

Tutti quelli che ricordano Kim Rossi Stuart ai tempi di Fantaghirò ormai saranno delusi: il principe Romualdo non esiste più. Ora Kim è un uomo, è adulto, è un attore italiano tra i migliori. Chi non ha potuto apprezzarlo nelle sue recenti fatiche, tra cui Romanzo Criminale di Placido nei panni del Freddo?

Insomma, re-inventarsi, per un attore, è una cosa fondamentale. Spaziare dal tragico al comico deve essere all’ordine del giorno, e più si è bravi nel farlo, più l’accesso nell’Olimpo è vicino.

Se poi a dirigere l’attore verso questo passo è una regista brava come Francesca Archibugi, allora è fatta.

Il risultato è Questione di cuore, da venerdi 17 Aprile al cinema.

Dopo Lezioni di volo la Archibugi ci aveva abituati bene: belle storie, attori degni di tale appellativo.

Per la sua nuova fatica schiera Kim Rossi Stuart, affiancandolo a un co-protagonista altrettanto bravo: Antonio Albanese.

Lo ricordiamo nei panni di chiunque, sin dai tempi di Mai dire Gol con la Gialappa’s. CI ha fatto ridere, e molto, con le sue imitazioni e con i suoi personaggi. Cetto Laqualunque, il politico calabrese corrotto, è entrato ormai a far parte dell’immaginario collettivo. Eppure, Albanese ci riserva sorprese come attore: lo aveva fatto già nel 2005 con La seconda notte di nozze di Avati, con la toccante interpretazione del poeta disinnescatore di mine.

Insomma, volti non banali, per una storia che già dal titolo lascia intendere dove si vuole andare a parare: le questioni di cuore sono reali, e più che di questioni, appunto, si dovrebbe parlare di problemi, quelli che, dopo un infarto, colpiscono i due protagonisti.

Alberto e Angelo sono due uomini molto diversi. Il primo (Albanese) è uno sceneggiatore disilluso, senza più stimoli, e senza più interessi; il secondo (Rossi Stuart) è un uomo felice, con i suoi figli e sua moglie (Micaela Ramazzotti).

Poi, l’infarto, che li costringe nella stessa stanza d’ospedale, fa nascere un’amicizia strana. Un’amicizia per cui arriveranno a contendersi la stessa donna.

Tutti felici per questo film in cui l’ottismo, quello che di questi tempi pare mancare, regna sovrano. E’ felice Micaela Ramazzotti, fresca sposa di Paolo Virzì, che interpreta una donna positiva, una madre “razionale”, come lei stessa la definisce. E’ felice Albanese che ha nuovamente modo di dimostrare la sua bravura. E’ felice Kim Rossi Stuart, che può destreggiarsi in un ruolo leggero, in bilico tra malattia e guarigione, tra sentimento e felicità.

Altra protagonista, Francesca Inaudi, già vista ne L’uomo perfetto con Scamarcio e la Pession, attrice in ascesa della nuova generazione.

Dal 17 Aprile, il nuovo film di Francesca Archibugi è al cinema. I presupposti sono ottimi: buona la storia, buoni gli attori, buone le intenzioni.

Tutto da vedere, insomma.

***

Mi trovi anche su blogposh.com

Giò

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *