Una piccola impresa meridionale: Papaleo, tra risate e riflessione

Esce domani in tutta Italia il nuovo film di Rocco Papaleo, attore comico cresciuto tra i film di Pieraccioni e che ha lavorato con i maggiori registi di commedia italiani, dopo la risposta positiva di “Basilicata coast to coast” nel 2010 torna dietro la macchina da presa per una nuova commedia musicale: Una piccola impresa meridionale.

Una piccola impresa meridionale

Don Costantino (Rocco Papaleo; Che bella giornata, Finalmente la felicità) si è appena spretato e così viene confinato da sua madre (Giuliana Lojodice; La vita è bella, I Cesaroni 5) nella loro casa vicino a un faro, lontano dal paese e dai pettegolezzi.

Lì si confinerà anche Arturo (Riccardo Scamarcio; Cosimo e Nicole, Il rosso e il blu), cognato di Costantino appena tradito dalla moglie (Claudia Potenza; Magnifica presenza, Outing: fidanzati per sbaglio) e una prostituta appena andata in pensione e in cerca di una pausa riflessiva (Barbora Bobulova; Immaturi – Il viaggio, Gli equilibristi).

Trailer del film:

Opera Seconda

Tre anni fa Rocco Papaleo esordiva dietro la macchina da presa con un road movie dal sapore dolceamaro nella sua terra natìa, la Basilicata, in un viaggio introspettivo dai luoghi immaginifici, personaggi ben caratterizzati che venivano raccontati con umanità ed un sottofondo musicale sublime che arrivava sino al cuore, grazie anche alla collaborazione di Max Gazzè (per l’occasione anche attore) e dello stesso Papaleo.

Domani arriva al cinema la sua seconda opera, tratta da un libro omonimo ed un omonimo tour teatrale, con un cast di stelle che vanno da Scamarcio alla Bobulova, dalla Potenza alla Felderbaum, dallo stesso Papaleo a Giovanni Esposito e ancora con la grande Giuliana Lojodice e la partecipazione di Giorgio Colangeli. In concreto gli elementi cardine del primo film vengono qui riproposti ed ampliati, uno spettro di elementi maggiori che viene messo in discussione.

Dove cadono i fulmini

Ancora stupende location ben fotografate, ancora personaggi ben caratterizzati, bravissimi interpreti ben diretti da un regista/autore che sa quello che vuole e come raccontarlo, come raccontare personaggi-tipo in maniera intelligente, non scontata, mai volgare seppur rivolgendosi al grande pubblico e puntando qua e là anche a qualche facile moralismo che però rimane impresso nella mente e nel cuore.

Sono personaggi che fuggono dalla società, dalla massa e che trovano in questo luogo una rinascita dell’anima e una protezione e sicurezza nell’unico luogo in cui quegli stessi personaggi verranno sempre e comunque amati incondizionatamente: la famiglia. La forza di questa commedia dolceamara è, oltre alla forza degli interpreti (un divertente Scamarcio, una sexy Bobulova, un divertito Papaleo, una sublime Lojodice) l’interazione diegetica della musica jazz composta dallo stesso Papaleo insieme a Arturo Valiante e Pericle Odierna, oltre al brano “Dove cadono i fulmini” della giovanissima Erica Mou.

In conclusione, al suo secondo lungometraggio Rocco Papaleo si conferma un ottimo autore che già in due film ha saputo delineare una sua prospettiva registica e contenutistica ben definita confezionando una commedia per il grande pubblico intelligente e travolgente, mai banale seppur tocca temi conosciuti e già affrontati come il rapporto con la religione, con la famiglia, con la morte, il rapporto tra i sessi e l’amore senza mai essere volgare o superficiale. La miglior commedia italiana della stagione, se non dell’anno.

“Dove cadono i fulmini” dalla colonna sonora del film:

Alcune clip dal film

Pillole dal set

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