Cinemio incontra i registi emergenti: intervista a Mirko Dilorenzo

Una lunga interessante intervista a Mirko Dilorenzo che ha partecipato al BIF&ST 2011 nella sezione cortometraggi con Il Signor H. Nel cast, tra gli altri, Alessandro Haber, Nico Cirasola, Mingo De Pasquale e Catena Fiorello (sorella dei più noti Rosario e Beppe).

Ciao Mirko, grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Vuoi parlarci del tuo lavoro?

Per i miei corti, ho da subito puntato il mio interesse verso le storie di vita quotidiana del Sud, prendendo ispirazione da racconti popolari di anziani, di disoccupazione giovanile, dai paesaggi e dalla gente del mio paese. Nei  miei lavori cerco di curare molto la preparazione delle scene, frutto della mia esperienza  come aiuto scenografo in Teatro.

Dal 2003 ho iniziato una serie di lavori autoprodotti coinvolgendo, come attori, parenti o amici: Lu Lauru, documentario su un folletto dispettoso frutto delle credenze popolari; il cortometraggio Lanaconda, in cui un gruppo di ragazzi disoccupati decide di tentare un furto in un centro commerciale; La lavatrice, che racconta le sorti e la vita di una lavatrice in disuso selvaggiamente abbandonata in piena campagna. Nel 2007 sono stato assistente alla regia di Nico Cirasola in Focaccia Blues, prodotto da Alessandro Contessa e distribuito da Bunker lab.

Il Signor H

Di cosa parla il Signor H?

Il Signor H non esiste più per il mondo. Non è stato mai protagonista della sua vita, dedicata interamente alla cura dell’anziana madre a scapito di sogni mai realizzati. Tenterà di sconfiggere la solitudine e la precarietà inventandosi un alibi che lo renderà ancora più strano agli occhi degli abitanti del piccolo paese in cui vive, fino a quando non sceglierà di risvegliarsi.

Un’opera visionaria, ma allo stesso tempo realistica, che utilizza un linguaggio originale attraverso i sogni. È una storia aspra, come spesso è la vita, ma che ha in sé la capacità di reagire tipica dell’uomo.

Alessandro Haber, Mingo De Pasquale e Mirko Dilorenzo

Come è nata l’idea del signor H?

Il Signor H ha visto la luce grazie al concorso Finanziamo il tuo sogno. Anche se corto, indetto dalla BCC San Marzano di San Giuseppe, finalizzato a premiare la migliore sceneggiatura da cortometraggio in grado di raccontare i risvolti umani della grande crisi economico-finanziaria. Una collaborazione nata tra il produttore Alessandro Contessa che con la società Bunker Lab ha coinvolto la Banca pugliese utilizzando il Tax Credit.

Un’occasione che ha permesso ad una  Banca illuminata insieme ad un giovane produttore (reduce dal successo di Focaccia Blues) di scommettere nella creatività di un giovane, particolare non di poca importanza visti le recenti vicissitudini della Cultura in Italia.

La sceneggiatura vincitrice è stata scritta da Fabio Ferretti De Virgilis, avendo il merito di aver centrato l’argomento con una storia atipica rispetto a quelle solitamente raccontate dai cortometraggi italiani. Mi sono subito innamorato di questa storia in quanto non amo i cortometraggi furbetti con sintesi e semplificazioni nella trama e l’immancabile classico colpo di scena finale. Credo che ormai per rinverdire il panorama cinematografico tutti, iniziando dai Festival, debbano premiare il rischio e il coraggio di autori e produttori.

Alessandro Haber

Il cast

Come è avvenuta la scelta del cast, in particolare di Alessandro Haber e dei pugliesi Nico Cirasola e Mingo De Pasquale?

Partiamo dal fatto che Haber è uno dei miei attori preferiti! Quando con Alessandro Contessa abbiamo individuato le caratteristiche di  H, abbiamo pensato a lui. Non volevo crederci quando ho avuto la certezza che lo avrei diretto.  E’ un grande professionista pieno di entusiasmo che appena ha letto la sceneggiatura ha immediatamente chiamato dando la sua disponibilità.

Tengo però a precisare che il titolo Il Signor H, esisteva già prima della scelta di Haber. Ho anche riscontrato grande entusiasmo e passione nel lavoro in Mingo De Pasquale, l’operaio appena licenziato che impazzisce, anche la sua è stata una scelta mirata; il ruolo del suo personaggio è stato azzeccatissimo. Per me  la sua è stata una grande interpretazione.

Poi Catena Fiorello, la cugina di H, alla sua prima esperienza cinematografica. Catena è meravigliosa e con la sua semplicità ha contribuito a portare sul set una grande serenità. Nico Cirasola …che dire è un mito, lui nel film è il proprietario di una ditta di onoranze funebri, furbetto e senza scrupoli come lo sono spesso quelli dei nostri paesi la sua è una divertentissima interpretazione. Per non dimenticare Luisa Stanca, la madre di H, una signora che nella vita ha sempre insegnato che si è messa alla prova. Per me promossa a pieni voti.

Alessandro Haber con Luisa Stanca

Come’è stato il clima sul set?

Il rapporto con loro è stato ovviamente fantastico, visto i personaggi,  sono stati dei veri e propri compagni di avventura, hanno fatto proprio il progetto e ci hanno messo veramente il cuore. Hanno trovato grande ospitalità e affetto da parte della produzione e dell’intero paese di Maruggio.

La preparazione

Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione?

La difficoltà più grossa è stata il primo giorno, confrontarsi con un mostro sacro del cinema come Haber per me è stata un’emozione molto forte che mi ha un pò spiazzato all’inizio, in più ero alla mia prima esperienza professionale quindi gestire una vera troupe (io i miei corti li ho fatti sempre e solo con gli amici che erano tecnici e attori allo stesso tempo).

Inoltre l’impegno era volto soprattutto a superare indenne la scelta di girare con 8 piani sequenza, esperienza bellissima ma anche molto dura e rischiosa. Comunque tutti mi hanno aiutato a partire da Haber e quindi man mano è andata sempre meglio.

Durante le riprese

E dopo?

Le grandi decisioni che vengono prese in fase di montaggio, momento in cui ti rendi conto che tutto il lavoro può essere vanificato se non si mantiene la calma e la lucidità per le scelte che ti tormentano fino a quando non le consideri definitive.

Hai un aneddoto divertente da raccontare?

Il secondo giorno di riprese, quando ormai avevamo catalizzato l’attenzione dell’intero paese, si è avvicinato un signore che con il gelato in mano e la moglie sottobraccio mi ha chiesto, “…ma state girando un film o è una simulazione per far vedere come si gira un film?

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto scrivendo un  lungometraggio che racconta la deriva della nostra società, ispirandomi a recenti fatti di cronaca che in questi mesi hanno reso celebre la mia terra. Nonostante sia difficile continuare ad inseguire questo sogno, io sono ottimista se non lo fossi stato non sarebbe arrivato nemmeno Il Signor H.

Il regista Mirko Dilorenzo

Ringrazio e saluto Mirko Dilorenzo e mi auguro di averlo presto di nuovo con noi per parlarci di un suo nuovo progetto.

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