Arriva nelle sale italiane il 24 maggio La settima onda l’opera prima da regista di Massimo Bonetti, attore romano popolarissimo nei primi anni Ottanta quando interpretò accanto al giovanissimo Claudio Amendola in tv Storia di amore e di amicizia (1983).
La settima onda
A interpretare il film Francesco Montanari, Alessandro Haber, Valeria Solarino e Imma Piro nel ruolo della acida ed incattivita suocera del protagonista.
Ambientato in una indefinita città meridionale, impossibile da localizzare per il crogiolo di suoni dialettali che caratterizza i vari personaggi, il film ruota intorno al giovane pescatore Tanino, abituato da sempre a fare fatica che però contrappone la sua precaria situazione sociale a una incredibile competenza da fine cinefilo. Proprio questo lo porterà a stringere amicizia con l’ex regista di successo Saverio Monti (Alessandro Haber) che vive solo con l’unica compagnia di un cane dopo la morte tragica della moglie e della figlia bambina.
La settima onda – il trailer del film
La contrapposizione tra i due personaggi di cui chiaramente Haber è mentore ricorda per certi aspetti l’unione affascinante e misteriosa che nell’Ulisse di Joyce lega per tutto il corso della vicenda il protagonista Leopold Bloom, uomo negletto e misterioso a Stephen Dedalus, artista fallito in cerca di un cambiamento ma anche l’amicizia che si racconta nel romanzo di Skarmeta Il postino poi reso magnificamente sullo schermo da Massimo Troisi nel ruolo del misero portalettere e da Philippe Noiret in quelli del poeta in esilio Pablo Neruda.
Ancora la tematica del pescatore che non riesce a dare una minima serenità alla moglie può ricordare la triste saga dei Malavoglia di vergiana memoria e un film poco noto La grande strada azzurra, interpretato da Yves Montand nel ruolo del protagonista.
Bonetti, pur ambientando chiaramente la pellicola in epoca contemporanea, volutamente mantiene nella vicenda un’aura sospesa che da alla vicenda toni da neorealismo romantico soprattutto nel ritratto di Tanino, ricci incolti, carattere spigoloso e una sensibilità quasi impensabile in una persona abituata a lavori umili. I richiami alla società del XX secolo sono praticamente assenti, nessuno usa cellulari e appaiono solo dei televisori neanche tanto moderni a testimoniare, accanto all’abbigliamento che non si tratta di una vicenda ambientata negli anni Cinquanta.
La contrapposizione Montanari/Haber funziona e avvince così come i voluti scarsi approfondimenti sul passato del giovane protagonista di cui si conosce poco solo grazie ad alcuni cenni che egli stesso fa nei dialoghi con Monti.
Il lavoro precario, i mutui usurai, situazioni tristemente note nella nostra società sono tra le tematiche affrontate nella vicenda a mostrarne comunque l’attualità pure nella sua imprecisa ambientazione temporale.
Film lineare e ben interpretato, valida opera prima di un regista che è giunto dietro alla cinepresa in età non più verde (Bonetti ha ormai sessantasette anni) ma che testimonia come una lunga attesa possa produrre validi frutti.
La settima onda – la presentazione del film al BIF&ST 2015
Guarda ed ascolta la presentazione del film di Massimo Bonetti al BIF&ST 2015.