Il peggior Natale della mia vita: Preparando un british all’italiana

Lo scorso Novembre 2011 arrivava nelle sale l’esordio da regista di Alessandro Genovesi con la commedia La peggior settimana della mia vita che si portò a casa poco più di dieci milioni di euro, sorprendendo tutti. Ovviamente, neanche a dirlo, immediata è stata la risposta della produzione: dal 22 Novembre arriva al cinema Il peggior Natale della mia vita.

Trama

Pochi giorni prima del Natale, Giorgio (Antonio Catania; Bar Sport, Boris – Il film) e sua moglie Clara (Anna Bonaiuto; Io, loro e Lara, Il divo) si recano nel meraviglioso castello del capo di lui, Alberto (Diego Abatantuono; Happy Family, Cose dell’altro mondo).

Nel castello c’è anche la figlia di Alberto, Benedetta (Laura Chiatti; Il volto di un’altra; Io, loro e Lara), incinta come Margherita (Cristiana Capotondi; La Kriptonite nella borsa, Hotel Transilvania). Sarà naturalmente l’arrivo di Paolo (Fabio De Luigi; Com’è bello far l’amore, Maschi contro femmine), marito di Margherita, a creare una serie infinita di gag fino alla notte di Natale.

Sequel o non sequel?

E questa la domanda spontanea che nasce quando si è davanti a prodotti del genere. È difficile riuscire a creare il seguito di un film di successo riuscendo ad eguagliare o addirittura superare la qualità del precedente tranne in rare eccezioni (ed anche lì spesso si tratta di seguiti pianificati già a priori dalla storia).

In questo caso di certo nulla era previsto malgrado il finale del primo episodio aperto ad un futuro con l’annuncio di Margherita di essere rimasta incinta.

Trailer del film:

Il primo episodio, tratto dalla sitcom inglese della BBC The Worst Week of My Life, riusciva a raggiungere (almeno in alcuni momenti) quel mix che si trovava a metà tra situazioni grottesche e l’humor inglese e il personaggio di Fabio De Luigi non poteva non far pensare a quello di Greg Fotter, interpretato da Ben Stiller nella trilogia iniziata con Ti presento i miei. Era dunque necessario questo sequel? No. Era prevedibile? Si. Eguaglia il primo? Forse, ma ciò non è un segno del tutto positivo (per quanto poi, il primo, non fosse già un ottimo prodotto).

British all’italiana

Anche in questo secondo episodio Fabio De Luigi si riconferma co-sceneggiatore accanto al regista Alessandro Genovesi e riesce a portare avanti una commedia che, come la precedente, riesce ad essere una confortevole serie di prevedibilità con uno stampo leggermente british (da cui prende spunto) ma ormai, ancor più in questo episodio, marcatamente italiano in gag e momenti vari.

Laddove la battuta o i silenzi non riescono a reggere lo spettatore si interviene con espedienti fisici che, ahimè, possono anche ricordare quelli del cinepanettone. Sta di fatto che l’idea di partenza, più evidente e coraggiosa nel film precedente, non è negativa e mostra una commedia (all’)italiana che cerca di dare agli spettatori qualcosa di diverso dal trash e da ciò cui siamo ormai assuefatti ed abituati.

A favore della pellicola si può certo dire che riesce in questo sequel più di quanto non abbia fatto Benvenuti al Nord, seguito del successo di pubblico (e in parte di critica) Benvenuti al Sud che, abbandonando il film francese di riferimento, confeziona una commedia italiana mostrandone tutti i difetti e con a base una sceneggiatura fin troppo forzata.

Qui la tendenza a forzare dialoghi e azioni c’è e si nota ma, per fortuna, momenti e personaggi che salvano la storia non mancano e gli si può anche perdonare la poca aderenza al prodotto d’origine.

New entry e rimpiazzi

Nel cast corale troviamo un positivo e buonista Diego Abatantuono che sostituisce l’umorismo volutamente meridionale di Alessandro Siani e troviamo un’acida Laura Chiatti che sostituisce l’assenza della sorella di Margherita del primo episodio.

Anna Bonaiuto, inoltre, sostituisce Monica Guerritore nei panni della moglie di Antonio Catania e Diego Abbrescia propone il grottesco personaggio del cameriere di Abatantuono, personaggio già visto ma che riesce a divertire.

Ultima nota, il duo comico Ale e Franz riescono ad essere l’unico vero fiore all’occhiello del film, azzeccati in battute e tempi comici nei panni di due beccamorti e di un’esilarante (ma pur sempre prevedibile) quiproquò.

 Clip in esclusiva di 3 minuti:

Il peggior Natale della mia vita riesce quindi a non deludere totalmente le aspettative, grazie anche ad una deliziosa Cristiana Capotondi e un Fabio De Luigi che, nel suo modo di fare comicità, è riuscito sino ad oggi a non stancare il suo pubblico. Commedia priva di volgarità, per tutta la famiglia e per chi vuol vivere il Natale prima del previsto.

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