Ultima parte dedicata alla Masterclass del regista Roberto Andò al BIF&ST 2019. Dopo aver parlato di Viva la libertà e Le confessioni, due suoi film di grande successo, e degli insegnamenti dei grandi autori come Fellini e Rosi, in questo articolo parla di uno dei suoi film di maggior successo: Una storia senza nome.
Il tema della scrittura
Molto spesso nei film di Roberto Andò c’è il tema della scrittura: per esempio come genesi di storie o come qualcosa che può passare da una mano all’altra.
Il suo primo film, per esempio, Il manoscritto del principe è nato dalla voglia di raccontare lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, poi Sotto falso nome che parla ancora di uno scrittore fino all’ultimo film Una storia senza nome. La scrittura per lui è occasione di nascondimento e rivelazione, come afferma in questo video:
Una storia senza nome
Cosa c’è dietro Una storia senza nome? Il film, come afferma il regista in questo video, cerca di raccontare il mistero della sparizione di un’opera del Caravaggio e nel contempo evidenzia la forza della scrittura. Inoltre racconta il rapporto della Mafia con la politica e di come la Mafia riesca a privarci anche di beni artistici:
Roberto Andò: Nel film mi sono immaginato la storia di come vengono catturati i latitanti in Italia, mi sono un po’ divertito ad immaginare delle possibilità per casi che sono probabilmente destinati a non essere mai rivelati come nel caso di questo Caravaggio.
Il feeling tra criminalità e cinema
C’è sempre stato un certo feeling tra criminalità e cinema. Per Il Padrino, per esempio, i mafiosi suggerirono persino un nome a Coppola. In questo video Roberto Andò racconta delle interazioni e della fascinazione che la criminalità ha nel cinema
Le domande del pubblico: Bruno Ganz e il rapporto tra immaginazione e realtà in Una storia senza nome
In questo video il regista risponde alla mia domanda e racconta un ricordo di Bruno Ganz scomparso da poco (lo scorso 16 febbraio) e con il quale aveva lavorato nel suo primo lungometraggio Diario senza date. Inoltre parla del rapporto tra immaginazione e realtà nel cinema, di come questo aspetto era attuato da Federico Fellini e di come lui stesso ha inteso questo rapporto in Una storia senza nome:
Come nascono le idee: la genesi di Una storia senza nome
Roberto Andò racconta la genesi di Una storia senza nome, la sua voglia di parlare di Caravaggio e nel contempo di raccontare il cinema nel cinema così come l’idea dell’impostore: in fondo la scrittrice è un impostore perché scrive sotto pseudonimo.
Leonardo Sciascia ed il rapporto con la fede
In quest’ultimo video Roberto Andò racconta un aneddoto su Leonardo Sciascia, che ha avuto la fortuna di conoscere, e conclude parlando del suo rapporto con la fede che lui definisce inquieto.
Termina qui la terza ed ultima parte della Masterclass del regista Roberto Andò al BIF&ST 2019. Appuntamento alla prossima settimana per un nuovo ospite.
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