Il BIF&ST 2024 ha voluto dedicare una mattinata di approfondimento a tre grandi artisti del cinema italiano: Paolo Taviani, scomparso lo scorso 29 febbraio 2024, Giuliano Montaldo scomparso il 6 settembre 2023 e Gian Maria Volontè a trent’anni dalla sua scomparsa (6 dicembre 1994).
Uno degli aspetti caratteristici e fondamentali del BIF&ST è la memoria. Ogni edizione del festival è dedicato, con approfondimenti e retrospettive, ad un artista rilevante del cinema italiano in occasione di un anniversario particolare. Quest’anno il cinema ha pianto due grandi artisti come Paolo Taviani (a 6 anni dalla scomparsa del fratello Vittorio) e Giuliano Montaldo ai quali il festival ha voluto dedicare una mattinata di approfondimenti in occasione della quale si è ricordato anche un altro grande artista come Gian Maria Volontè.
All’incontro avrebbe dovuto essere presente Lina Nerli Taviani, moglie di Paolo Taviani e costumista dei loro film e non solo (e già ospite del BIF&ST nel 2016). Inizialmente aveva accettato con entusiasmo ma poi all’ultimo minuto ha rinunciato perché questo incontro avrebbe scatenato in lei troppe emozioni.
La filmografia di Paolo Taviani e del fratello Vittorio: alcuni aneddoti di Felice Laudadio
Felice Laudadio, direttore artistico del festival fino all’edizione 2024 ha raccontato alcuni aneddoti su La notte di San Lorenzo (proiettato prima dell’incontro) che, restaurato, fu presentato a Venezia nel 2018. Vinse il Leone D’Oro per il miglior restauro con grande emozione di Paolo Taviani per la prima volta senza il fratello scomparso Vittorio.
Poi ricorda il momento di commozione nel 1977 quando Padre Padrone vinse la Palma D’Oro a Cannes. Il film, girato in 16 mm, fu riconvertito e proiettato a Cannes in 35 mm. Nonostante le preoccupazioni dei due fratelli per la cattiva risoluzione in 35 mm e nonostante il film fosse stato prodotto e pensato per la televisione vinsero il premio più importante a Cannes.
La notte di San Lorenzo: la forza delle donne e l’aspetto autobiografico del film
Il giornalista Enrico Magrelli racconta il modo in cui in questo, come in molti altri film dei Fratelli Taviani, i registi riuscissero ad esaltare la forza delle donne e sottolinea inoltre la maestria con cui hanno raccontato una storia fortemente autobiografica senza però rimarcare troppo questo aspetto
Il film è stato prodotto da Rai 1 tanto che molti critici anche stranieri segnalarono quanto fosse importante il ruolo della televisione pubblica proprio nel perseguire un’idea di cinema d’autore.
Dobbiamo continuare a frequentare come spettatori questi due registi che hanno molto da regalare e i loro film sono molto più ricchi di quanto si possa immaginare
Enrico Magrelli
Donatella Palermo: un aneddoto dal film La notte di San Lorenzo e il progetto mai concluso di Paolo Taviani Il canto delle meduse
La produttrice Donatella Palermo racconta un aneddoto dal set del film La notte di San Lorenzo come le era stato raccontato da Paolo Taviani. Poi parla degli ultimi film di Paolo Taviani da lei prodotti e incentrati sulla morte dopo la perdita del fratello Vittorio: Leonora Addio ed il progetto mai concluso Il canto delle meduse
Alcuni aneddoti su Paolo Taviani ed il fratello Vittorio
Come riuscivano a dirigere un film due persone che erano anche due fratelli? In questo video i ricordi a tal proposito della produttrice Donatella Palermo e del critico cinematografico Enrico Magrelli ed un aneddoto di Donatella Palermo sul film San Michele aveva un gallo portato al Festival di San Sebastian.
L’impegno politico e sociale dei Fratelli Taviani secondo Felice Laudadio
Felice Laudadio sottolinea l’impegno politico e sociale dei Fratelli Taviani che attraverso i loro film hanno segnato la cultura della fine del novecento.
L’importanza della memoria
L’incontro dedicato a questi grandi artisti è stata l’occasione per me per fare un intervento su quanto sia importante la memoria di artisti scomparsi. Su cinemio questa memoria è ben conservata grazie a tutti i video inediti pubblicati sul nostro canale youtube.
Un ricordo di Giuliano Montaldo
Secondo il critico cinematografico David Grieco, che lo ha incontrato durante il periodo del lockdown, Giuliano Montaldo era una persona che aveva ancora tanto da raccontare, nonostante l’età e i problemi fisici, motivo per cui fumava di nascosto dalla moglie Vera.
In questo video i teneri ricordi dell’attore e regista Giuliano Montaldo:
Gli ultimi ricordi di Giuliano Montaldo raccontati da Felice Laudadio
Ricordiamo che dall’edizione 2024 del BIF&ST è stato intitolato il premio come miglior regista della sezione Panorama Italiano proprio a Giuliano Montaldo. A tal proposito Felice Laudadio racconta alcuni aneddoti di una delle ultime volte che ha incontrato il regista insieme alla moglie:
Un ricordo di Gian Maria Volontè e del suo impegno politico
Felice Laudadio ricorda i trent’anni dalla morte di Gian Maria Volontè, anche lui uomo di grande impegno politico e sociale che selezionava i progetti solo se avevano rilevanza da questo punto di vista:
I grandi autori italiani hanno fatto tutti cinema politico. Oggi a parte qualche eccezione il cinema politico in Italia non si fa più. Forse è per questo che il cinema italiano non ha più quel valore nel mondo che aveva una volta
Donatella Palermo
Le immagini dei protagonisti del BIF&ST 2024
Termina qui l’articolo dedicato alla memoria dei grandi artisti al BIF&ST 2024. Appuntamento alla prossima settimana per un nuovo ospite.