Proseguiamo la Masterclass (hai letto la prima parte?) dell’attore pugliese Lino Banfi al BIF&ST 2021 che ha raccontato al pubblico del Petruzzelli i suoi esordi, la carriera ed il rapporto con i compagni di lavoro.
Gli europei 2021 e l’aneddoto del video ai giocatori
In questo video Lino Banfi racconta l’aneddoto del famoso messaggio a tutti i giocatori della Nazionale durante gli Europei. Inoltre commenta la polemica del MOIGE sulla parolaccia detta in TV in una pubblicità che gli hanno proposto proprio dopo questo avvenimento
Come nascono i personaggi di Lino Banfi: Oronzo Canà e la commedia all’italiana
In questo video Lino Banfi racconta com’è nato il famoso personaggio di Oronzo Canà de L’allenatore nel pallone. Inoltre parla della commedia all’italiana di cui è stato protagonista, tanto criticata nel passato e ora rivalutata. Inoltre critica il sequel de L’allenatore nel pallone che è stata una vera delusione, motivo per cui lui non ha mai voluto fare sequel.
Lino Banfi: il rapporto con Laura Antonelli fino agli ultimi giorni
Lino Banfi ha recitato in tanti film con Laura Antonelli e con lei è rimasto un bellissimo rapporto tanto che ha continuato ad aiutarla e sostenerla fino alla fine
Il rapporto con le donne e la politica
Lino Banfi è sposato dal 1962 con Lucia Lagrasta nonostante abbia avuto la possibilità di recitare con donne bellissime. Nel video parla di questo aspetto del suo lavoro e poi racconta il suo rapporto con la politica: spesso più che al partito si affeziona all’uomo
Qual è il personaggio di cui vai più orgoglioso e quale meno?
Quello che mi è piaciuto di più è stato Il Commissario Lo Gatto ed il film Vieni avanti cretino. Quest’ultimo è una mia creatura, creata da me, Luciano Salce mi disse: ti metto la macchina fai tutto tu. Il Commissario Lo Gatto perché mi ha fatto fare il salto di qualità con Dino Risi che avrebbe fatto anche un altro film con me ma poi non fece in tempo.
C’è un film che mi vergogno di ricordare e si chiama La moglie in bianco… l’amante al pepe con protagonista Pamela Prati nel fulgore dei suoi 18 anni ma fu fatto talmente di corsa con una coproduzione italo-spagnola che non solo non mi sono divertito durante le riprese ma si sentiva l’aria frettolosa. Io non ho mai fatto più di due, tre ciak, in quel caso arrivavamo a ripetere la scena sette, otto volte perché non ci capivamo. L’ho fatto quasi malvolentieri.
Lino Banfi
Ti sei formato come attore o è tutta esperienza sul campo?
Non c’è stato nessuno studio perché ai tempi miei non c’erano le Accademie. Gli unici film che non hanno mai vinto premi sono proprio i film comici perché erano destinati a fare soldi ma dal punto di vista culturale non erano all’altezza di andare ai festival. Io dicevo sempre scherzosamente: se questo film non va a Venezia, a Mestre ci arriva di sicuro. Per i film più seri siamo andati a Venezia, abbiamo fatto le foto sul red carpet
Lino Banfi
Quanto è difficile entrare in sintonia con un regista?
Per me è stato più facile degli altri perché sono sempre stato attento a rubacchiare i consigli che sentivo in giro dai registi durante le riprese. Il regista Scattini una volta disse a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: è importante che nel cinema vadano d’accordo tre persone, il protagonista, il direttore della fotografia ed il regista.
Io ho capito quel meccanismo e sempre con garbo in tutti i film che ho fatto chiamavo il regista da parte e condividevo con lui le mie idee. Mi hanno sempre lasciato fare ed è rimasto sempre quello che avevo consigliato io. Non ho mai litigato con nessuno.
Lino Banfi
Lino Banfi: i miei personaggi vivono con me e La scena in Vieni avanti cretino
Per concludere la Masterclass Lino Banfi sottolinea che i suoi personaggi sono ormai una parte di lui e termina con l’aneddoto sulla scena del Colosseo in Vieni avanti cretino
Continua a leggere gli articoli dedicati al BIF&ST 2021. Hai già visto la Masterclass di Micaela Ramazzotti?