Laura Morante al BIF&ST 2016: alcuni ricordi di Mastroianni, Bene, Scola e Verdone

Continuiamo la lezione di cinema che Laura Morante ha tenuto al BIF&ST 2016. Dopo aver parlato dei suoi film da regista in questa seconda parte parla di due grandi attori che ha avuto la fortuna di incontrare: Carmelo Bene e Marcello Mastroianni.

Laura Morante

Laura Morante al BIF&ST 2016

Laura Morante: Carmelo Bene, un attore dalle mille qualità

In questo video Laura Morante parla dell’esperienza con Carmelo Bene con il quale ha esordito, giovanissima, a teatro

Marcello Mastroianni: alcuni aneddoti

Nei video che seguono Laura Morante parla di Marcello Mastroianni e ne racconta un aneddoto

I ruoli più importanti

Dei ruoli cinematografici quale le è rimasto più vicino?

Laura Morante: In genere lo so che sembra strano però mi affeziono più ai film che ai ruoli d’altronde tendo a scegliere i film piuttosto che i ruoli non ci credo che ci sia un bel ruolo in un brutto film, o un brutto ruolo in un bel film. Per cui tendo ad affezionarmi ai film. Uno dei film a cui sono più legata è un film che in Italia non è stato quasi visto: Cuori (Coeurs), di Alain Resnais. Non che io mi trovi particolarmente brava in quel film (ride), però il film, l’esperienza delle riprese di quel film sono una delle più belle di tutto il mio percorso nel cinema. Purtroppo qui non si conosce neanche così tanto Resnais, ma lui aveva una specie di famiglia di attori (ha lavorato spesso con gli stessi attori), e c’era un clima molto particolare sul set, talmente particolare, straordinario, che lui aveva questa abitudine scherzosa per cui faceva fabbricare dei premi, oggetti abbastanza brutti, che poi consegnava, un po’ per sbeffeggiare i premi che si danno nei festival, agli attori alla fine delle riprese.

Quindi ad ognuno di noi ha dato questo premio e il premiato nel momento in cui lo riceveva doveva fare un discorso. Quando è toccato a me io ho detto, e lo potrei ancora firmare, ‘se mi dicessero che da questo momento in poi io non posso fare altro che film con Alain Resnais io accetto subito’. E lo pensavo, io quando ho lavorato con lui ho pensato non vorrei lavorare con nessun altro che con lui. Quindi sono legata a quel film per questo non per il ruolo, perché c’era un’atmosfera che non ho mai trovato ne prima ne dopo in nessun altro film.

Carlo Verdone

Laura Morante: Carlo Verdone è un grandissimo attore, L’amore è eterno finchè dura è stata un’esperienza molto divertente e vera perché tra l’altro abbiamo continuato a lavorare sui dialoghi. Quello che è rimasto anche perché su internet passa spesso, è il dialogo su ‘guido…guido…guido’: quella scena è stata rifatta poco prima di girare nella roulotte perché era stata concepita in un’altra maniera ma non c’era tempo di farla così come si doveva fare per cui ci siamo messi lì abbiamo buttato giù questa cosa ovviamente sulla traccia degli sceneggiatori. Però è stata una cosa che abbiamo reimpostato sul momento. E Carlo è un partner straordinario.

Non si deve credere che con tutti gli attori bravi siano ugualmente piacevole lavorare. Ci sono attori che quando lavorano con te non ti danno niente e altri che invece ti sostengono, ti portano, ti ascoltano, si intonano. Ecco Carlo è uno dei rari attori italiani che funziona così, tanto è vero che i suoi partner brillano quasi sempre perché lui li fa brillare. Cioè è come un grande ballerino di tango. Io ho avuto la fortuna di fare alcune lezioni di tango in Argentina di Juan Carlos Copes, uno dei più grandi ballerini di tango di tutti i tempi. Con Carlo avevo un po’ questa sensazione. Quando tu balli il tango con un grande ballerino (e io non lo avevo mai ballato prima per cui non lo conoscevo) è magico perché riesce a farti fare delle cose che non immagini, non capisci nemmeno come ci sei arrivato. Ecco Carlo è un po’ così quando lavora con gli altri attori è molto generoso, molto all’ascolto, ti fa venire fuori è veramente un’esperienza bellissima lavorare con un partner come lui, avere delle scene con lui.

Ettore Scola

Quale film avrebbe interpretato di Ettore Scola (non avendoci mai lavorato) sentendosi nel ruolo giusto?

Laura Morante: Mah, per Una giornata particolare mi sarebbe mancato l’accento napoletano di Sofia Loren, forse C’eravamo tanto amati c’era un ruolo che avrei potuto fare ma l’ha fatto talmente bene la Sandrelli!

Termina qui la seconda parte del focus legato all’attrice e regista Laura Morante: continua a leggere la terza parte.

Le foto dei protagonisti

In queste gallerie una carrellata di foto dei protagonisti del festival

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