Matteo Garrone racconta Io Capitano al BIF&ST 2024

Dopo essere stato ad un passo dal Premio Oscar come miglior film straniero con il suo Io Capitano, il regista Matteo Garrone arriva al BIF&ST 2024 dove racconta il film e l’esperienza americana.

Io Capitano
Il regista Matteo Garrone

Matteo Garrone, Io Capitano e la corsa agli Oscar

Quando fai un film come questo non ti puoi lamentare della stanchezza. Quello che ti insegna è proprio a non lamentarti. Ti fa capire i privilegi che hai rispetto a chi dovrebbe avere gli stessi diritti nostri ma non ce li ha

Matteo Garrone

Dopo aver emozionato il pubblico del Teatro Petruzzelli di Bari con la proiezione del film Io Capitano il regista racconta i retroscena della corsa agli Oscar, di come non sapesse che il film avrebbe potuto concorrere anche in altre categorie, e di quanto sia importante avere alle spalle un distributore americano importante che purtroppo il film non ha avuto:

La potenza di Io Capitano

Garrone ha raccontato di aver avuto qualche rifiuto per il film da qualche festival e di aver incontrato degli ostacoli. Io capitano effettivamente sconvolge un po’ perché racconta la storia con gli occhi dei migranti mettendoci nelle condizioni di non poter girare lo sguardo.

Matteo Garrone
Il regista Matteo Garrone riceve il premio all’Eccellenza Artistica dal regista tedesco Volker Schlöndorff

Secondo il regista il film è duro ma anche ironico e cerca di umanizzare dei numeri, raccontare che dietro quei numeri ci sono delle persone come noi. Lui si è approcciato alla storia con molta umiltà cercando di far parlare chi quelle storie le aveva vissute realmente. Nel cast stesso ci sono persone che quel viaggio l’hanno vissuto:

Io Capitano: un’odissea contemporanea

Noi stessi siamo un popolo di migranti, non sempre si parte perché c’è una guerra o per condizioni climatiche avverse. Tra i migranti ci sono anche giovani che vogliono sognare, giovani come i nostri figli. Il film vuole raccontare questa odissea contemporanea. In questo video il regista ha raccontato un aneddoto sui fondi europei:

I due protagonisti e la loro purezza

Gran parte del merito del film è nell’interpretazione dei due protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall. Seydou tra l’altro in realtà, come racconta in questo aneddoto, non voleva fare l’attore ma il calciatore ed è arrivato al ruolo per puro caso:

L’inizio ed il finale di Io Capitano

Il finale del film secondo Seydou Sarr è emblematico anche della sua vita come racconta Garrone in questo video in cui spiega anche il significato dell’inizio del film:

Il Senegal, l’accoglienza del film in Africa e le difficoltà

L’ultima tappa del tour di Io Capitano sarà in Africa ed in particolare in Senegal dove il film è stato girato nella lingua Uolof parlata in maggioranza in Senegal. Molte scene del film sono caratteristiche della cultura africana in particolare quelle del sogno con cui Garrone ha voluto alleggerire la tensione del film.

Secondo il regista è stato un film complicato da girare anche per la troupe. Ci sono stati molti momenti di pericolo ma chissà perché succedeva sempre qualcosa di magico:

Le immagini dei protagonisti del BIF&ST 2024

Termina qui la prima parte dell’articolo dedicato al regista Matteo Garrone. Continua a leggere la seconda parte.

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