Barbara Ronchi, premiata al BIF&ST 2023, si racconta in un focus

Premiata al BIF&ST 2023 con il Premio Anna Magnani come miglior attrice protagonista per Settembre ed Era Ora, l’attrice Barbara Ronchi si è raccontata in un interessante focus.

Sono davvero molto contenta di poter parlare di questo premio che l’attrice ha ricevuto al BIF&ST 2023, primo perché a mio avviso (e non solo) è tra le attrici più brave del panorama nazionale e poi perché uno dei film per cui ha ricevuto il premio è Settembre, opera prima di Giulia Steigerwalt presentato in anteprima al festival lo scorso anno e di cui ho parlato in due articoli, la recensione e la conferenza stampa.

Settembre è stato per me un regalo così come l’incontro con la regista Giulia Steigerwalt. E’ un film che ci ha dato molte soddisfazioni (anche il Nastro D’argento) e penso che abbia una grazia perché contiene tante disavventure quotidiane, dalla malattia (spesso un tabù) all’innamoramento, alla fine di una storia e all’inizio di un’altra in un’età particolare. Tutti temi complicati ma con una grazia ed una tenerezza particolari.
Barbara Ronchi

Il secondo film è Era Ora, in streaming su Netflix, che ha ricevuto sulla piattaforma un ottimo riscontro nazionale (primo tra i più visti in Italia) e internazionale (quarto tra i più visti).

Il percorso universitario di Barbara Ronchi e l’Accademia

L’attrice è laureata in scienze storiche e archeologiche e, dopo la laurea, aveva anche intrapreso il dottorato. Questi studi però le sono serviti anche nella carriera cinematografica per approfondire i personaggi interpretati.

Molti attori e attrici sottolineano l’importanza dello studio in questo lavoro e, per quanto ci siano quelli che lavorano in modo più istintivo, anche per Barbara Ronchi, l’Accademia in cui ha studiato ha sicuramente contribuito all’attrice che è oggi.

Arrivare al pubblico in sala ed in teatro

A volte l’approccio istintivo, quello utilizzato magari da attori che non hanno studiato, non basta perché si rischia di restare ingabbiati nel personaggio. Secondo Barbara Ronchi l’attore deve avere un certo pudore nell’interpretare un personaggio perché i sentimenti che interpreta non li ha vissuti veramente.

Questo è ancora più evidente quando si recita a teatro dove l’emozione del pubblico si sente in tempo reale.

Il teatro mi piace tantissimo. Faccio fatica a dare continuità ad un lavoro a teatro perché ho un bambino piccolo quindi qualche anno fa ho fatto una scelta di non fare tournee perché al solo pensiero mi sento in colpa nei suoi confronti perché dovrei lasciarlo oppure portarlo con me e fargli fare una vita non adatta alla sua età. Quindi per ora il teatro lo faccio a Roma. Però ho un progetto a cui tengo molto per cui dovrò aspettare qualche anno.
Barbara Ronchi

Fai bei sogni e l’incontro con Marco Bellocchio

Nel video Barbara Ronchi parla del film Fai bei sogni, il suo esordio al cinema e di come Marco Bellocchio l’abbia scelta dopo numerosi provini.

Imma Tataranni e Vanessa Scalera

Per quanto io ami i registi, con cui si instaura un bel rapporto e poi magari facciamo anche un secondo film, gli incontri più belli sono stati con gli attori. Per esempio Vanessa Scalera non è solo collega ma è una delle mie più care amiche e l’alchimia che si è creata sul set di Imma Tataranni (diretto da Francesco Amato) è la più grande che ho provato fino ad ora con un’altra attrice.
Questa serie è un progetto incredibile: puoi fare film più impegnati e blasonati però io con Imma ho un amore particolare.
Barbara Ronchi

Quando lavori a teatro e approdi al cinema sembri un’attrice emergente che deve ricominciare da capo e farsi conoscere. Chi lavora a teatro ha anni di esperienze con lavori e personaggi impegnativi che vengono azzerati al cinema. Francesco Amato per esempio ha preso per Imma Tataranni ha preso tante persone che non erano famose al cinema e in TV ma questo non ha tolto nulla alla serie. Vanessa Scalera era la persona giusta per il sostituto procuratore di Matera di 40 anni.
Barbara Ronchi