Tornatore ci regala le splendide atmosfere di Baaria…

Questo settimana mi faceva piacere parlare del film italiano che parteciperà alla selezione degli Oscar per il 2010, da poco uscito nelle sale, di cui se ne è parlato abbastanza in occasione del Festival di Venezia 2009 visto che ha aperto la mostra.

Baaria (ossia Bagheria, il comune natale di Tornatore) racconta la storia di una famiglia siciliana, o meglio di diverse generazioni della stessa, si parte dal ventennio fascista, periodo in cui Cicco è un bambino contestatore il quale fa il pastore.

Quando cresce avrà diversi figli fra i quali Peppino, che fin da giovane mostra una certa simpatia per il Partito Comunista tanto da iscriversi allo stesso. Diciamo che da qui si snodano diverse storie, in particolare Peppino, dopo molte difficoltà riuscirà a sposare Mannina, una bella ragazza di tradizione profondamente cattolica dalla quale avrà numerosi figli.

la locandina del film

la locandina del film

Peppino continuerà a militare per il partito Comunista durante tutta la sua vita, ricoprendo anche diversi incarichi a livello locale, ma durante il suo percorso lavorativo sarà anche costretto ad emigrare a Parigi per lavorare e purtroppo attraverserà anche delle fasi da disoccupato, tanto da suscitare quasi il disprezzo o la vergogna di sua figlia.

In questo film Tornatore è vero che torna alle sue origini siciliane ma cerca di farlo in una chiave diversa, ossia affrontando anche un argomento che mi sembra finora non avesse mai trattato, ossia la politica. In particolare si può dire che cerchi di dimostrare come anche nella Sicilia che c’è oggi ci siano dei profondi legami con il passato che non gli consentono di crescere è come se non riuscisse a scrollarsi di dosso quel pesante fardello di tradizioni che non la mollano e non la fanno crescere quanto potrebbe.

Non posso che parlare bene di questo film, se non altro perchè ha una durata di 150 minuti durante i quali non ci si annoia mai, anzi, si è sempre curiosi di vedere che cosa succederà rimanendo però sempre concentrati sul presente. L’aspetto che non mi è piaciuto è il fatto che ci sono troppe comparse a volte anche apparizioni di attori famosi, un cast davvero formidabile da Angela Molina a Lina Sastri, da Luigi Lo Cascio a Nino Frassica e poi ancora Beppe Fiorello Michele Placido, Giorgio Faletti, Leo Gullotta, Monica Bellucci e potrei ancora per molto. Secondo me alcuni di questi personaggi sembrano quasi “messi per forza”, ma forse sono io a non aver capito il loro significato o forse servivano proprio per mostrare la poliedricità della Sicilia, ma perchè scegliere tutti questi attori famosi italiani allora?

Ho apprezzato la bravura di un’attrice emergente italiana Margareth Maccarone in arte Margareth Madè, la quale ha avuto un inzio davvero spumeggiante con il grande Tornatore e spero che continueremo ancora a vederla visto che ha mostrato delle ottime doti interpretative secondo me. Un altro attore, questa volta non esordiente, è l’altro protagonista del film, ossia Francesco Scianna, il quale da quanto ho appreso, ha un già un passato non idifferente come attore teatrale e si è anche diplomato alla l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Davvero bravo anche lui, molto, molto espressivo anche solo con uno sguardo in più non sembrava affatto stesse recitando era molto naturale ed a me è piaciuto parecchio.

Da non dimenticare è poi la colonna sonora di Ennio Moricone, che colpisce il cuore dall’inizio alla fine.

E tu cosa ne pensi, hai visto Baaria? Ti è piaciuto?

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