28 anni dopo – Il sequel del celebre film riscoperto in pandemia

28 anni dopo è un film del 2025 di genere horror scritto da Alex Garland e diretto da Danny Boyle con protagonisti Jodie Comer, Alfie Williams, Aaron Taylor Johnson e Raplh Fiennes. La pellicola uscirà a partire dal 18 giugno distribuito da Eagle Pictures.

-Articolo di Michele Scarperia

Questo lungometraggio rappresenta il terzo film della celebra saga iniziata nel lontano 2002 con “28 giorni dopo” sempre di Danny Boyle proseguita poi nel 2007 da “28 settimane dopo” di Juan Carlos Fresnadillo. Qui tornano a lavorarci Boyle e Garland che nel terzo apparivano solo come produttori esecutivi.

28 anni dopo

28 anni dopo

28 anni dopo l’epidemia del del virus rabbia che infestò la Gran Bretagna l’infezione non è scomparsa. I cittadini si sono adattati costruendo piccole comunità protette, in una di queste vive il giovane Spike (Alfie Williams) con suo padre Jamie (Aaron Taylor Johnson) e la madre Isla (Jodie Comer). La loro vita verrà sconvolta quando il piccolo decide di esplorare ciò che si trova al di fuori della loro comunità.

Il trailer del film

Una profonda riflessione sull’umanità

28 giorni dopo nel corso degli anni è divenuto un cult, in particolare viste le tematiche e le forte immagini è esploso durante la pandemia per COVID del 2020, e quindi quale momento migliore per realizzarne un sequel se non questo. Così dopo essersi distaccati dalla saga tornano a lavorare in simbiosi Alex Garland e Danny Boyle per fare un’opera all’altezza del primo iconico capitolo.

L’operazione è totalmente riuscita, 28 anni dopo attualizza perfettamente i temi affrontati nel lontano 2002 donandogli diverse letture. Danny Boyle qui ci presenta il dramma familiare di tre elementi che vivono con la loro comunità in un isola dell’Inghilterra lontani dagli infetti. Comunità che però non ha contatti con il mondo e di conseguenza è tornata ad uno stato primigenio con l’uomo che va a caccia, la donna che si occupa delle faccende domestiche e i bambini che vengono educati in modo medievale.

In questo scenario vive il piccolo Spike, interpretato in maniera sublime dal giovane talento Alfie Williams, che non vuole sottostare al giogo di una microsocietà che non lo rispecchia. Così utilizzando l’espediente di voler cercare questo mitologico medico per curare la madre e scappa iniziando la sua Odissea nella terra degli infetti in cerca di emancipazione.

28 anni dopo – un viaggio di formazione

28 anni dopo è un viaggio, il viaggio di formazione di Spike alla ricerca di una flebile speranza per salvare sua madre e per salvarsi da un’esistenza che lo condannava a vivere per sempre in quel villaggio medievale.

A metà film subbentra un altro personaggio cardine, il misterioso Dottor Kelson del magnifico Ralph Fiennes. Un’uomo che non sa fare male neanche agli infetti, che celebra a modo suo la vita e la morte e che insegna al piccolo Spike che la morte esiste per tutti in un modo o nell’altro e che non è altro che una cosa da accettare che legittima ciò che abbiamo fatto in vita.

Noterete che non ho ancora nominato Aaron Taylor Johnson poiché ricopre un ruolo minore, funziona solo da motore per l’inizio del viaggio di Spike.

Le creature sono nuove, Boyle aggiunge diversi tipi di infetti per mettere in difficoltà i nostri protagonisti, e devo dire fanno tutti il loro effetto.

La regia è straordinaria, per l’ennesima volta il visionario Danny Boyle innova e in simbiosi con il direttore della fotografia Anthony Dad Mantle creano un’estetica che avvolge totalmente lo spettatore. Le scelte stilistiche audaci, come l’utilizzo dei tanti dispositivi mobili puntati su un soggetto per realizzare alla perfezione i rallenty, contribuiscono nella totale immersione anche emotiva. Da menzionare la scena del “Memento mori” destinata a divenire iconica.

Non a caso non ho citato la componente horror che si è presente ma marginale, Boyle e Garland usano l’horror (come facevano i grandi maestri) come mezzo per far arrivare forte il loro messaggio, e che dire se non che ci sono riusciti alla perfezione.

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