Smile 2: un valido sequel del primo film

Smile 2, film horror di Parker Finn con una talentuosissima Naomi Scott, arriva nei cinema italiani il 17 ottobre.

smile 2

Smile 2

I fatti di Smile 2 si svolgono dopo sei giorni dopo gli avvenimenti del primo capitolo. Il nuovo capitolo si apre con la storia di Skye Rylie, una pop star di fama mondiale che a causa di un incidente in auto era scomparsa dalle scene per un anno. L’artista in passato aveva fatto delle pessime scelte, uomini compresi ed era tormentata dal fatto di apparire perfetta nonostante fosse rotta dentro e fuori.

Una sera poco prima del tour mondiale decide di contattare un vecchio compagno di scuola che faceva il pusher e sarà in quel preciso momento che la sua vita peggiorerà drasticamente: il suo amico Lewis era stato contagiato da questo demone ed era arrivato il suo settimo giorno. La cantante assisterà all’apparente suicidio del suo stesso spacciatore e il suo volto sorridente mentre compieva l’atto le rimmarrà impresso. Oltre al trauma il demone si impossesserà della mente della giovane Rylie facendole rivivere vecchi e nuovi traumi.

Il trailer del film

Trailer ufficiale di Smile 2

Smile 2: un sequel che supera di gran lunga il primo capitolo della saga

Smile 2 è quel sequel che non ti aspetti. Di solito i primi capitoli sono i migliori in questo caso mi sento di dire che questo film horror ha superato ogni aspettativa. Una storia ben strutturata per un film horror, una protagonista, Naomi Scott, che riesce a non farti distogliere lo sguardo neanche un secondo dalla pellicola. L’attrice è riuscita a immedesimarsi perfettamente nel ruolo di Skye con anima, corpo e tormenti. Parker Finn riesce a giocare su due piani della storia: verità e finzione, non facendo capire neanche allo spettatore cosa sia vero e cosa no. I jump scare non mancheranno e vi faranno davvero saltare dalla sedia (come non accadeva da anni). La fotografia viene curata: nessuna luce è a caso, complice la professione della protagonista.

Un film horror come non si vedeva da anni che segue l’intreccio narrativo del primo film ma con nuovi spunti creativi. Lo stesso regista ha detto di essersi ispirato liberamente alle storie di star tormentate come Amy Winehouse e Whitney Houston.

Personalmente non perderei Smile 2 al cinema. Il finale fa pensare ad un possibile sequel. Vi auguro una buona visione a chiunque scelga di seguire il mio consiglio.

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