#Venezia74: Se nelle sale arriverà solo il prossimo 16 Febbraio 2018, Andrew Haigh presenta oggi qui alla Mostra del Cinema di Venezia il suo quarto lungometraggio dal titolo Lean on Pete, tratto dal romanzo La ballata di Charley Thompson di Willy Vlautin.
Lean on Pete
Abbiamo già imparato a conoscere e apprezzare il regista inglese grazie ai suoi ultimi lavori Weekend (2011) e 45 anni (2015), che gli è valso l’Orso d’argento per il migliore e la migliore interprete a Berlino.
Adesso torna e decide di (ri)partire da un romanzo, quello di Vlautin, che fondamentalmente è un viaggio di formazione, quella del quindicenne Charlie che, da ragazzino complice e ‘protetto’ dal padre si dovrà riscoprire fin quasi alla fine del mondo nei suoi limiti e fin dove sarà capace di arrivare pur di vivere ed Essere. In questo viaggio un cavallo, Lean on Pete appunto, conosciuto grazie a Del (Steve Buscemi) e a cui gli verrà sottratto per compiere il viaggio di cui sopra, un viaggio come sempre esistenziale quanto reale per raggiungere una vecchia zia e dove il cavallo rappresenta l’ingenuità, i sentimenti, la fanciullezza e che sarà metafora della durezza della vita e dell’attraversamento di questa verso l’età adulta.
In tutto ciò, Haigh non lascia spazio all’enfasi e rende ogni cosa estremamente credibile (in particolare il rapporto con il padre, interpretato dal bravissimo Travis Fimmel), i dialoghi trovano il loro spazio e non sono mai banali e quasi mai superflui. L’unica pecca del film sta nella sua durata (121 minuti circa) eccessiva per una parabola come mille altre e che non trova particolare originalità né spunti nuovi di riflessione e che lascia solo alle immagini di un paesaggio bucolico, sconfinato e misterioso e alla bravura del giovane Charlie Plummer la pena si essere visto e scoperto. Dei tre atti, il secondo risulta quindi il più debole e quello che, toltiglisi 20 minuti abbondanti, avrebbe potuto rendere il film una piccola perla, non certo però un passo avanti, per un regista delicato e sempre lucido nella costruzione dei racconti che decide di affrontare.